L’ultimo saluto di Rovato a Rinaldo Vezzoli, «leone» del volontariato
Rovato piange il leone dell’Aido e del volontariato. È scomparso nel fine settimana Rinaldo Vezzoli, 85 anni, storico presidente Aido, esponente Avis e volto molto noto nel mondo del sociale franciacortino. Lascia la moglie Rina, i figli Susi con Alberto e Mauro con Paola.
I funerali avranno luogo oggi alle 14.45: dalla Domus Funeraria Remondìna in via XXV Aprile 99/101, il corteo funebre si dirigerà verso la Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, in centro storico. Dopo la funzione religiosa, Vezzoli sarà sepolto nel cimitero Vantiniano di viale Rimembranze.
Impossibile, per chiunque abbia frequentato una qualsiasi delle iniziative Aido o di altre associazioni nella capitale della Franciacorta durante l’ultimo mezzo secolo, non essersi imbattuto nella faccia gioviale di Rinaldo, sempre impegnato in una manifestazione o con la testa già al prossimo progetto. Era stato lui a inaugurare, con un’ostinazione pari solo alla gentilezza e all’entusiasmo, l’esposizione di presepi dal mondo nell’oratorio della Disciplina.
Un modo per fare vivere, durante le festività natalizie, questo gioiello poco conosciuto del centro storico rovatese, posto esattamente al di sotto della Torre civica. Un’idea nata quasi per gioco e arrivata, nel Natale appena trascorso, ormai alla 21esima edizione. L’85enne era stato inoltre tra i fondatori, nel 1978, della sezione rovatese dell’Aido, associazione che si batte per la donazione di organi, tessuti e cellule.
Da presidente, per un quarantennio, Vezzoli ha portato l’associazione a sfondare il tetto dei 700 iscritti, prima di cedere il testimone – nel 2020 – a Giuseppina Buffoli, pur restando presidente onorario. Un impegno, quello di Vezzoli, che già nel 2012 gli era valso il Leone d’Oro, massima onorificenza civica rovatese. La motivazione è la summa di una vita intera: «l'umile volontà di fare la propria parte sensibilizzando la popolazione sulla cultura della donazione quale grande atto d'amore».
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