L’Old English Pub chiude: riapre lo storico bar Poli
Passaggio di testimone per l’Old English Pub, che cambia gestore e tornea al nome delle origini: quel bar «Poli» che sa di storia in quel di Ospitaletto, tra caffè, gelati e aneddoti sportivi che si legano soprattutto alla figura di Gino Corioni.
Dopo 40 anni di lavoro (e tonnellate di gelato) lo storico bar gelateria di Valentino Poli e della moglie Vilma Trecani passa nelle mani di Marco Minelli, ma guarda anche a quel passato tanto glorioso. Tra i tanti, tantissimi, clienti del bar «Poli» (poi «Old England Pub») c’era anche Gino Corioni.
«Il bar era una sorta di quartier generale per il presidente e il suo gruppo di amici - come ci aveva raccontato cinque anni fa Valentino Poli alla notizia della morte di Corioni -, occasione di giocare a carte, ma anche e soprattutto di parlare di calcio, non senza ascoltare qualche consiglio, quand’era buono, sul calciomercato. A volte sono nati proprio qui i grandi colpi di calciomercato, su tutti l’acquisto di Baggio».
Tornando alle origini, il «Poli» venne avviato dai coniugi Poli il 15 luglio del 1981 sulle basi dell’allora bar «Bianco dello zio Poli» (una latteria), dove Valentino stava già imparando l’arte della creazione del gelato. Valentino e Vilma furono tra i primi a creare nella zona una gelateria, ma che ben presto diventerà bar e pub serale, un ritrovo storico per giovani e meno giovani che non ha chiuso durante i lockdown, restando, pur con tutte le limitazioni del caso, un punto di riferimento per la clientela.
Un amore tra clienti e gestori figlio (anche) dell’impegno senza sosta di Valentino e della moglie Vilma: «Già 40 anni fa - ricorda ancora Valentino, impegnato in passato anche politicamente come assessore al Commercio - era lei a venire qui alle 4 del mattino per portare a temperatura e raffreddare il macchinario per la preparazione del gelato. E ovviamente era l’ultima ad andare via». E anche se le tecnologie sono cambiate, non è cambiata la qualità di quel gelato tradizionale e genuino. «Sarà dura lasciare il bar - ha spiegato lei -, ma ci siamo dati il tempo giusto per farlo con calma e per poter salutare tutti».
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