Linea Brescia-Iseo-Edolo: interventi in sicurezza, disagi per un mese

Da lunedì 20 febbraio aprono cantieri per contenere il rischio idrogeologico tra Marone e Pisogne. Previsti bus sostitutivi
Dal 20 febbraio al 14 marzo la linea sarà interrotta tra Marone e Pisogne per interventi in sicurezza
Dal 20 febbraio al 14 marzo la linea sarà interrotta tra Marone e Pisogne per interventi in sicurezza
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Da lunedì prossimo 20 febbraio a sabato 18 marzo, per quattro settimane, i pendolari e gli utilizzatori della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo che abitano nella zona dell’alto lago d’Iseo e in Valcamonica, quindi da Marone in su, dovranno fare i conti con nuovi disagi nei loro spostamenti in treno.

Ferrovie Nord, il gestore dell’infrastruttura, ha infatti programmato poco meno di un mese di lavori di manutenzione straordinaria finalizzata al contenimento del rischio idrogeologico, particolarmente elevato nella zona coinvolta dall’intervento. I cantieri interesseranno il tratto di ferrovia tra Marone e Pisogne, che verrà chiuso dal lunedì al sabato dalle 9.15 alle 17. Lungo quella decina di chilometri quindi le corse dei treni saranno sostituite da quelle in autobus.

In particolare, i treni che partiranno da Brescia per raggiungere Edolo viaggeranno solo dalla città a Marone, per poi essere avvicendati dagli autobus, mentre i treni Breno-Brescia e Brescia-Breno circoleranno regolarmente tra le stazioni di Marone e Brescia ma nella tratta Breno-Pisogne subiranno un anticipo di orario di 10 minuti quando partiranno da Breno e un posticipo di orario di 10 minuti quando partiranno da Pisogne, per garantire continuità di viaggio con i bus sostitutivi predisposti tra Pisogne e Marone.

L'intervento

L’intervento, che complessivamente costa 5,1 milioni di euro e include due cantieri anche in Valcamonica, prevede sul Sebino l’installazione di barriere e reti para-massi sulle pendici della scoscesa montagna che fiancheggia la ferrovia, a cui si aggiungono i sistemi di monitoraggio già installati l’anno scorso utilizzando la tecnologia della fibra ottica (posata di fianco ai binari) per il rilevamento automatico di eventuali cadute massi sull’infrastruttura nella tratta Marone-Pisogne, come anche tra Cividate e Breno e tra Cedegolo e Sonico. I sistemi di monitoraggio sono programmati per lanciare allarmi agli uffici tecnici di Ferrovie Nord.

Per garantire la sicurezza dei residenti e dei passanti durante l’esecuzione delle opere la società di gestione e i Comuni interessati hanno previsto chiusure temporanee o parziali anche di strade e percorsi ciclo-pedonali che si trovano nelle vicinanze dei cantieri.

I tempi

Nel loro insieme gli interventi di manutenzione straordinaria contro il dissesto idrogeologico sono iniziati nel 2022. Un primo lavoro tra Marone e Pisogne era stato avviato lo scorso giugno ed era durato quattro settimane. Le opere sulla tratta a fianco del lago saranno concluse con il cantiere che si sta per avviare. Entro il prossimo giugno poi la posa di barriere e reti paramassi, con i relativi sistemi di monitoraggio, verrà realizzata anche nella tratta tra Cividate e Breno. La zona, come noto, è particolarmente delicata e da sempre a rischio frane. Lì il treno passa per qualche chilometro a fianco del massiccio dei Trentapassi, una montagna con versanti molto friabili, sia per la presenza di una roccia non molto compatta, sia per la ripidità dei pendii che scendono verso il lago e i binari del treno.

In più il passaggio dei convogli, che inevitabilmente provocano vibrazioni, accresce la possibilità di frane, scese in passato più volte sulla strada ferrata come sulla sottostante panoramica Vello-Toline, al momento anche lei chiusa per operazioni legate alla sicurezza di camminatori e ciclisti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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