L'impresa di Sybille van Gammeren: il giro del lago d'Iseo in Sup

Bianca Terzoni
La turista olandese ha deciso di circumnavigare il Sebino, il tutto durante il suo soggiorno in Italia
L'olandese Sybille sul lago d'Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'olandese Sybille sul lago d'Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Navigare tutta la costa del lago in Sup, o stand up paddle: uno sport tra il surf e la canoa. Questa la missione di Sybille van Gammeren, turista olandese di 50 anni, che trascorre le sue estati in Italia da più di venti anni. 

«Ho alloggiato al Campeggio Vela a Marone per 22 anni, considero l'Italia e il lago d'Iseo quasi come una seconda casa. Conosciamo tutti qui in paese - racconta Sybille -. Sei anni fa ho deciso di comprare uno stand up paddle, e da lì ho cominciato ad andare sul lago. A quel tempo era poco conosciuto, non l'aveva nessuno».

Sybille in una delle tappe della sua missione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Sybille in una delle tappe della sua missione - Foto © www.giornaledibrescia.it

L'impresa 

Sybille di lavoro fa la designer di interni, ma quando si tratta di vacanze preferisce non stare a riposo tutto il giorno. Quest'estate l'obiettivo era chiaro: fare il giro della costa del lago d'Iseo, da Sarnico a Pisogne e da Pisogne a Sarnico, circumnavigando anche Montisola. «Ho preso lezioni in Olanda, e sono diventata istruttore di Sup. Grazie a questo non mi è risultato difficile pianificare le mie escursioni». Nove tappe in quattro settimane, per un totale di 60 chilometri percorsi. Il primo spostamento di Sybille è stato da Marone a Sale Marasino, poi via fino ad arrivare, pagaiando, fino a Pisogne. 

Una parte del percorso di Sybille attorno al lago - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una parte del percorso di Sybille attorno al lago - Foto © www.giornaledibrescia.it

«Ogni giorno salutavo la mia famiglia e i miei tre figli dal campeggio, e navigavo per circa tre ore - spiega Sybille-. La cosa più importante, oltre ad essere esperti, è controllare il meteo». Infatti, basta poco perché il vento si alzi e il cielo si annuvoli, mettendo in seria difficoltà chi si trova sul lago. «Nel Sup è fondamentale trovare il giusto equilibrio, altrimenti si continua a cadere in acqua. Devi usare tutti i muscoli del tuo corpo per restare in piedi, e capire bene come usare la pagaia».

Sybille è abituata a navigare da quando ha memoria: «In Olanda sono nata di fianco ad un fiume, l'acqua è una mia grande passione. Ho scelto quest'impresa sul lago d'Iseo perché volevo sfidare me stessa e perché il cibo italiano è molto buono, volevo rimettermi in forma» scherza. Il lago per lei ha pochi segreti: ha sempre con sé l'attrezzatura di sicurezza, e controlla con precisione le previsioni meteo per la giornata, prima di mettersi in acqua. 

La veduta del lago - Foto © www.giornaledibrescia.it
La veduta del lago - Foto © www.giornaledibrescia.it

Piccoli accorgimenti 

Un ultimo accorgimento è fondamentale: la distanza dalla costa. «È possibile navigare fino a 300 metri dalla costa, non al centro del lago. Quando ancora non sapevo le regole, un giorno mi sono spinta un po' più in là e i Carabinieri mi hanno fermato». Ora anche sul lago d'Iseo ci sono tanti turisti che hanno il Sup e si spingono a navigare, ma per Sybille la cosa più importante è sempre rimanere in sicurezza: «La mia famiglia è orgogliosa delle mie imprese. Solo mia mamma ogni tanto si preoccupa dall'Olanda, ma sa che comunque sono un'istruttore Sup e sono pronta a gestire gli imprevisti».

La prossima meta di Sybille? Anche su questo, ha già fatto i suoi piani. «Mi piacerebbe provare a pagaiare al lago di Endine, e poi sicuramente anche sul lago di Garda». 

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