«Light is life», il Terzo Paradiso dell'Energia illumina Montisola
Christo ne sarebbe deliziato: la «Big Ballerina» che danza a sfioro sul lago riporta subito alla mente quel periodo in cui tutti potevano camminare sulle acque del Sebino durante «The floating piers». Anche lei galleggia leggera, illuminandosi appena dopo il tramonto e spostandosi con la corrente. Tanto da essere già stata ribattezzata «Floating ballerina». Si tratta dell’opera di Angelo Bonello che, dopo aver curato la Festa delle Luci promossa da A2A e Banco dell’Energia in Castello e in centro a Bergamo, ha portato la kermesse anche sul Sebino. Monte Isola, all’accensione delle luci, era piena di persone, con tantissime famiglie alle transenne ad attendere gli artisti pigiare il pulsante. Alcune scontente: sono rimaste in fila per ore, in attesa che il tappo di folla si diradasse.
«Light is life», dunque, è arrivata a Monte Isola, che di nuovo diventa centro nevralgico dell’arte contemporanea. Accanto alla Big Ballerina c’è tuttavia anche un altro Big. Michelangelo Pistoletto, maestro dell’arte, che per l’occasione ha pensato a un Terzo Paradiso dei suoi, calandolo bene nel luogo ospitante.
Sono infatti mille e seicento circa i Terzi Paradisi in giro per il mondo, ma ognuno è site specific. La specificità di quello di Monte Isola sta soprattutto nelle reti da pesca utilizzate da Pistoletto come materiale creativo per il simbolo trinamico che ormai si riconduce alla sua opera e alla sua filosofia, che richiamano l’attività dell’isola lacustre. Si trova in località Le Ere a Peschiera Maraglio ed è raggiungibile con i diversi traghetti che giornalmente portano a Monte Isola dalla terraferma.
Una costellazione di cumuli di reti di recupero si uniscono in un centro, il tutto illuminato a LED. A spiegare cosa sia questo Terzo Paradiso è Pistoletto: «Il paradiso è il primo elemento artificiale della storia. La parola viene dall’antico persiano e significa ‘‘giardino protetto’’. Nel deserto, si chiudevano porzioni di terra con dei muri utilizzando l’acqua per fare germogliare piante. Ecco l’artificio: la capacità umana di dominare la natura creando un mondo diverso. Ora siamo a un punto estremo: sappiamo che possiamo distruggerla. Dobbiamo decidere se proseguire o recedere definitivamente».
La ballerina di Bonello, invece, rappresenta l’equilibrio, ma anche l’eleganza e il sacrificio per raggiungere la perfezione.
All’accensione delle opere c’erano i sindaci e sindache dei luoghi protagonisti (Fiorello Turla per Monte Isola, ma anche Laura Castelletti ed Emilio Del Bono per Brescia, che ha sottolineato Bergamo e Brescia siano le uniche Capitali della Cultura che hanno coinvolto i territori), oltre a Nadia Ghisalberti (assessora alla cultura di Bergamo) e Barbara Mazzali, assessora con delega al turismo di Regione Lombardia.
Le opere rimarranno visibili fino al 23 luglio 2023, con accensione serale verso il tramonto.
«Il mio è un simbolo di creazione che dovrebbe unire tutti», ha concluso durante l’inaugurazione Michelangelo Pistoletto. «Ripartiamo dal mio Terzo Paradiso».
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