Legambiente: «Pericolo Pcb per i siti Caffaro della Franciacorta»
«Siamo di fronte a interventi inadeguati a risolvere davvero la problematica rappresentata dalla presenza delle tre discariche del Sin Caffaro in Franciacorta». Il circolo franciacortino di Legambiente torna ad attaccare l’intervento di «capping» (copertura) che verrà effettuato a breve sul corpo della discarica della Vallosa di Passirano e le azioni già attuate (o meno) nei siti di Castegnato, Pianera e Pianerino, inseriti anch’essi nel Sito d’interesse nazionale Caffaro.
Una presa di posizione ribadita in varie occasioni e rafforzata dalle notizie recenti circa i mutamenti negli stessi Pcb, in grado di contaminare ulteriormente falde e ambiente. «Si tende a dimenticare sempre quella porzione di Sin Caffaro costituita dalle tre discariche poste in Franciacorta – attacca Silvio Parzanini, che ha annunciato la richiesta di un incontro tra l’associazione ambientalista e il commissario Sin Caffaro Mario Nova -, dove o non si fa nulla, come nel caso della discarica Pianerino, o si attuano interventi a nostro avviso sbagliati, come nel caso del capping alla discarica Pianera e alla discarica Vallosa».
La scelta della misura preventiva del «capping» era stata adottata dagli enti preposti come intervento ideale in relazione ai fondi giunti dal Ministero: circa 3 milioni e mezzo di euro. Uno spreco di denaro secondo Legambiente, che ritiene sia necessaria una bonifica e un intervento anche nei terreni esterni al corpo principale della ex cava, sito da 40 mila metri quadri e profondo 9 dove sono stati ritrovati, ricordiamolo, Pcb, cloruri e diverse tipologie di inquinanti anche nelle falde profonde.A Castegnato invece il Pianerino è stato inserito nel 2003 nel Sin Caffaro e poi uscito dai lavori di messa in sicurezza , mentre i lavori di capping sulla Pianera si sono recentemente chiusi (qui non sono stati trovati i bidoni di Pcb proveniente dalla Caffaro, ma comunque inquinanti cancerogeni). Interventi non adeguati per Legambiente, una tesi rafforzata da un documento Arpa: «Alla nostra richiesta di conoscere cosa sarebbe utile per evitare che queste discariche inquinassero suolo e sottosuolo – prosegue Parzanini -, Arpa ci rispose che per la discarica Pianerino era necessario predisporre il Piano di caratterizzazione mai realizzato, per la discarica Pianera attuare anche il barricamento verticale per una profondità di circa 20 metri su tutto il perimetro della discarica, mentre per la Vallosa di Passirano l’Arpa ha considerato addirittura tecnicamente non valutabile il capping in assenza di un complessivo progetto di messa in sicurezza o bonifica del sito».
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