L’appello delle mamme: «Il punto nascite di Iseo deve riaprire»

Il nosocomio è Covid-free, ma il centro è chiuso: il gruppo Pro ospedale ha scritto al direttore dell’Asst Borelli
Il municipio di Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Garantire a un ospedale di essere «Covid free», quindi di non ricoverare persone affette dal virus, pare la miglior garanzia per le mamme che cercano un presidio dove partorire in serenità e sicurezza. Così la pensa l’ospedale di Iseo, dove però il «punto nascite» e i connessi reparti di ostetricia e ginecologia, dopo tre mesi e mezzo e nonostante l’assenza di ricoverati Covid, restano chiusi al pubblico.

La decisione ha proiettato così ancora una volta il presidio medico iseano al centro dell’attenzione del comitato Pro ospedale e dei cittadini del lago e della Franciacorta, per cui è un punto di riferimento, visto la chiusura quattro anni fa dell’oncologia e le voci insistenti (vere o meno) che paventano la possibile chiusura dell’intero ospedale nel giro di un paio d’anni.

Le osservazioni e le preoccupazioni del comitato si sono concretizzate in una lettera firmata dalle rappresentanti Lucia Danesi, Orsolina Ciocchi e Nadia Zatti, inviata il 17 giugno al direttore generale dell’Asst Franciacorta Mauro Borelli e al sindaco di Iseo Marco Ghitti. «Stando a quanto abbiamo sentito dire dalla dirigenza servirà attendere la fine dell’emergenza Covid per tornare a un funzionamento normale - scrivono le attiviste con un passato da infermiere -, ma se l’ospedale di Iseo è protetto dal protocollo “Covid-free” ci parrebbe logico consentire alla donne di partorire qui invece di mandarle a Chiari dove gli infetti invece ci sono. Crediamo - hanno precisato a margine - che la vicinanza al territorio delle strutture sia uno degli elementi che contribuiscono alla prevenzione, e spostare il riferimento ospedaliero di 25 chilometri non può essere considerato vantaggioso da nessun punto di vista per gli abitanti del lago, un bacino di utenza di 60.000 residenti tra sponda bresciana e bergamasca, escludendo la Franciacorta».

«Faremo il punto sulla situazione con Borelli molto presto - ribadisce il sindaco Marco Ghitti -: a mio avviso l’ospedale di Iseo deve essere serve sempre più completo e non va indebolito». Intanto sono in arrivo nuovi investimenti. «Ho fatto da tramite con i primari per investire i 150.000 euro delle donazioni anti-Covid degli iseani e abbiamo allestito una lista di macchinari da acquistare - ricorda Ghitti -: parlo di tre ecografi portatili, di sonde per ecografie particolari, e di due strumenti pluri parametrici per il pronto soccorso e il reparto di medicina, così da accrescere il potenziale del nosocomio».  

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