Ladri a «Le Gocce», i titolari: «Siamo esasperati»

Ladri nuovamente in azione: depredati la piscina e il ristorante. Secondo colpo in pochi giorni
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Centro Sportivo «Le Gocce» sotto assedio. Secondo «attacco», nella notte tra il 9 e il 10 marzo, alla struttura comunale, gestita da privati in project financing, da parte dei ladri.

Sono stati svaligiati il Centro sportivo e l’annesso ristorante, l’«Orchidea Sport Village», ancora una volta preso di mira dopo la razzia avvenuta tra venerdì e sabato scorsi, quando erano stati rubati generi alimentari e attrezzature di cucina.

Nessun segno di scasso, questa volta, se non un catenaccio spezzato, ma dall’interno della struttura, al momento della fuga. Ciò lascerebbe ipotizzare che i ladri si siano nascosti nell’edificio e ne abbiano attesa la chiusura. Dopo aver messo a soqquadro uffici, depositi della piscina e il ristorante, hanno raccolto il bottino, tranciato il catenaccio di una porta sul retro e si sono dati alla fuga. L’allarme è scattato alle 2.15 di notte. In 4 minuti sono giunti gli uomini dell’istituto di vigilanza notturna, ma i malviventi erano ormai scomparsi.

Il bottino? Costumi, accappatoi e materiali da piscina, casse con monetine, due televisori (un terzo apparecchio è andato in frantumi). I ladri hanno anche estratto le monete dei distributori di palline-giocattolo nella hall. Dal ristorante invece hanno prelevato la cassa, prosciutti, speck, formaggi e bottiglie di vino.

Le telecamere interne dell’Orchidea non hanno potuto registrare l’incursione poiché le schede di memoria erano state prelevate dai Carabinieri per le indagini del furto precedente. Nessuna registrazione video nemmeno per la telecamera di sorveglianza del Centro sportivo, «misteriosamente» fuori uso a partire dalle 12.40 del pomeriggio di lunedì.

«Siamo esasperati. Oltre alla refurtiva, fanno anche grossi danni alla struttura - dice Simone Cigolini, vicedirettore de "Le Gocce" -. Abbiamo fatto il sopralluogo con i Carabinieri, ma non si sa come i ladri siano entrati. Ci stiamo confrontando con la vigilanza per attivare dei controlli interni poco prima della chiusura».

«Non se ne può più se succede una volta - spiega Vincenzo Primavera, titolare dell’Orchidea Sport Village - figuriamoci se succede due volte di fila, e l’anno scorso idem».

 

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