La Vello-Toline sotto i ferri dopo la frana
La Vello-Toline è di nuovo sotto i ferri dei tecnici, che sono al lavoro per mettere in sicurezza il versante della località Val Finale da cui domenica 26 luglio si sono staccati alcuni sassi. I lavori dureranno tutta la settimana, fino a venerdì sera, e la pista ciclo-pedonale dovrebbe essere fruibile al pubblico da sabato 8 agosto.
La notizia nuova, però, riguarda il progetto in allestimento da parte della Comunità montana del Sebino per risolvere l’eterna diatriba tra i ciclisti, che viaggiano a tutta velocità sulla pista, e le persone a piedi che rischiano di essere travolte a ogni curva (ce ne sono decine), o magari di vedersi travolgere i bambini al seguito. Il problema è stato affrontato in passato dai due Comuni che sorvegliano la panoramica, Pisogne e Marone, soprattutto con l’attività degli agenti di Polizia locale.Ma una vera soluzione non si è trovata. Nel frattempo è successo anche che una donna sia stata investita e sia finita all’ospedale con alcune fratture, e che un camminatore sia stato colpito con un pugno da un ciclista dopo un violento diverbio.
«Stiamo lavorando e siamo decisi a mettere fine a questa situazione sui quattro chilometri e mezzo della vecchia strada costiera - riferisce Nicola Musati, assessore all’Ambiente del Comune di Pisogne e assessore ai Lavori pubblici della Comunità montana -. Oggi la sede stradale è ridotta in larghezza rispetto alle sue potenzialità perché quando è stata eseguita la riqualificazione si è stesa una striscia di asfalto nuovo che è circa la metà dello spazio complessivo, creando anche uno scalino pericoloso tra nuovo e vecchio sottostante. Con i lavori futuri - continua Musati - asfalteremo tutta la carreggiata ricavando due corridoi: uno a lago per chi è a piedi, e l’altro verso la montagna per le due ruote. Da Toline a Vello l’intero percorso sarà punteggiato di cartelli che inviteranno comunque alla prudenza - sottolinea Musati - e per dissuadere chi ancora non si rende conto che la strada non è una pista per le gare di ciclismo, realizzeremo una decina di dossi rallentatori, i più alti ed efficaci consentiti dalla normativa, quindi a memoria tra i sette e i dieci centimetri di altezza».
Per la messa in sicurezza della frana e la riapertura entro il fine settimana, invece, si sono investiti 20.000 euro, tutti dalle casse del Comune pisognese. Gli operai, dell’impresa Bettineschi, interverranno a togliere la vegetazione fastidiosa e rimuovere i sassi pericolanti per circa 70 metri di litoranea, sia dal basso, con camion e cesta, sia dall’alto, da dove si caleranno i rocciatori con l’ausilio di funi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato