La scuola di Zocco rinasce nel nome di Mario Lodi
Oltre tre milioni di euro - reperiti dalle casse comunali o vincendo bandi regionali ad hoc - per scuole belle, innovative e a misura di chi le vive ogni giorno: alunno, genitore, docente.
L’Amministrazione comunale di Erbusco ha deciso di investire con forza su un restyling generale di tre dei quattro plessi scolastici del territorio. Nel mirino degli sforzi decisi dal sindaco, Ilario Cavalleri, e dall’assessore all’Istruzione, la vicesindaco Renata Pangrazio, ci sono le primarie di Erbusco capoluogo, Villa Pedergnano e Zocco, dove studiano circa 500 bambini del paese.
A Zocco, in realtà, c’è già stato il taglio del nastro. Nel fine settimana è stata inaugurata la nuova ala delle scuole primarie, che di fatto va a raddoppiare la struttura di via Volta. Un intervento da 700mila euro (di cui 200mila euro finanziati da un bando regionale) ha consentito la realizzazione della nuova mensa e di due aule aggiuntive, cui si sono aggiunti la ristrutturazione energetica e l’adeguamento antisismico.
Ed oltre che nuova, ora la primaria di Zocco ha pure un nome, come spiega l’assessora Pangrazio: «In occasione dell’inaugurazione è arrivato anche l’ok del Miur per intitolare la scuola a Mario Lodi, il cosiddetto maestro d’Italia, figura pedagogica centrale per la scuola italiana. La proposta d’intitolazione è arrivata dallo stesso corpo docente».
Cambio di nome, sempre con l’ok del Miur, anche per l’istituto comprensivo che unisce Cologne ed Erbusco, ora diventato Monte Orfano, «segno - spiega ancora la Pangrazio - di un effettivo legame tra pari».
Sistemata Zocco, ora il Comune è in attesa dell’assegnazione provinciale dell’appalto sulle primarie di Villa Pedergnano: nuovi spazi per l’attività motoria e una mensa nuova costeranno circa 550mila euro, con i lavori preventivati per inizio 2018. Lo stesso periodo in cui dovrebbe partire anche l’intervento più cospicuo, alle primarie di Erbusco: un milione e ottocentomila euro per l’efficientamento energetico della struttura. Il 70 per cento dei fondi arriverà grazie alla partecipazione erbuschese al bando regionale «Free».
Con questi interventi l’Amministrazione «vuole mantenere l’eccellenza delle nostre scuole, presidi culturali ed educativi importanti - conclude l’assessore Pangrazio -. Realizzare un unico polo scolastico avrebbe avuto costi difficili da sostenere, oltre che, forse, poco in linea con la struttura del nostro territorio, diviso in tre borghi, ognuno dei quali con la propria identità, storia e rete di trasporti. Un modello vincente, visto che gli alunni sono in costante crescita, con arrivi anche da paesi limitrofi, come Adro e Rovato».
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