La Santissima chiude, se ne va un altro pezzo di storia iseana
È cominciato senza l’osteria «La Santissima» il 2016 di Iseo. La nota e amata «Santa» dei fratelli Giancarlo e Beppe Nani, e naturalmente della mamma imprenditrice Anita Mazzucchelli, ha cucinato per i suoi clienti l’ultima volta giovedì 31 dicembre, salutando definitivamente sia il 2015 sia i 56 anni di un’attività che l’ha resa per decenni punto di riferimento per chi in zona Iseo cercava una cucina casereccia e un ambiente accogliente, posto ideale sia per le cene tranquille sia per serate più allegre.
Prima licinsì, poi osteria, e in seguito ristorante, lavorava dal 1959, anche se in via Silvio Bonomelli 14 la vocazione all’ospitalità ha origini ben più antiche, che risalgono a quando nonna Angela Baiguera distribuiva calici di «rosso» della vigna di famiglia per tre mesi l’anno, «facendo di necessità, virtù» in tempi in cui era già difficile sfamarsi.
L’arrivo dell’osteria, come ricorda l’insegna di legno all’ingresso del locale, è della fine degli anni Cinquanta. Ad aprirne i battenti, sempre in via Bonomelli, è stata la signora Anita Mazzucchelli, che l’ha trasformata in un locale di successo certamente per il suo talento gastronomico, ma prima ancora per il suo carattere, capace di far sentire tutti a casa propria.
Oggi però è cambiato tutto, tra crisi dei consumi e costi di gestione sempre più alti. Così un altro pezzo di storia della cucina iseana se n’è andato. E a quanto pare, la decisione è irrevocabile.
Tutta la storia imprenditoriale dell'osteria oggi sul Giornale di Brescia o qui sul Gdb Digital
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato