La «Predore», motonave della discordia, torna alla Navigazione

Iseo, il punto sulla prima motonave ibrida che doveva entrare in servizio nel 2018 ma è ferma dal 2020
La motonave «Predore» ora sarà sottoposta a verifiche - © www.giornaledibrescia.it
La motonave «Predore» ora sarà sottoposta a verifiche - © www.giornaledibrescia.it
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Si riapre il capitolo della motonave ibrida «Predore», ferma dal 2020 nel cantiere di Costa Volpino, e mai entrata in servizio. Da allora è in corso un procedimento contro la ditta costruttrice Zara Metalmeccanica che ha restituito ieri l’imbarcazione.

La motonave è tornata così di proprietà di Navigazione Lago d’Iseo, la società di trasporto di linea del lago d’Iseo, a seguito dell’ordinanza emessa lo scorso 22 gennaio dalla V Sezione Civile del Tribunale di Brescia. Il magistrato ha accolto la richiesta di Navigazione Lago d’Iseo di rientrare in possesso della motonave.

La riconsegna della «Predore» chiude solo una fase del contenzioso per inadempimenti che si era aperto il 25 luglio 2020 con il deposito dell’accertamento tecnico preliminare al Tribunale di Brescia che vedeva Navigazione Lago d’Iseo contro la Zara Meccanica srl. Resta ancora da definire la componente relativa alla richiesta di risarcimento avanzata da Navigazione Lago d’Iseo.

La motonave «Predore» doveva essere la prima nave ibrida, elettrica e diesel, a navigare su un lago italiano; l’appalto di costruzione, vinto nel 2016 da Zara Costruzioni srl, impegnava la società appaltatrice a consegnare il natante entro il 2018. La motonave era giunta sul Sebino nel 2020, ma al collaudo non funzionò.

La società sebina aveva quindi chiesto il risarcimento di quanto versato (oltre 1,7 milioni) e i rappresentanti di Zara avevano sostenuto di essere stati costretti a montare un motore non in regola con le normative e non compatibile con il progetto e hanno chiesto a loro volta quasi 1,5 milioni di danni.

«A seguito della presa in carico della motonave, Navigazione Lago d’Iseo si attiverà per verificarne lo stato e programmare gli interventi di manutenzione straordinaria necessari a rendere la motonave idonea all’utilizzo» ha confermato il presidente della società di trasporti Giuseppe Faccanoni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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