«La morte di Nadia era annunciata: non resti impunita»
«Quelle 19 coltellate meritavano un prezzo differente. Nostra figlia non ce la ridà più nessuno». Queste le parole di mamma e papà Pulvirenti dopo la sentenza di proscioglimento per incapacità di intendere e di volere di chi ha stroncato i sogni della loro Nadia, la 25enne terapista che nella Cascina Clarabella di Iseo fu uccisa da un paziente nel febbraio 2017.
Ora i due coniugi affidano le loro speranze al lavoro degli avvocati Melissa Cocca e Michele Bontempi e a una nuova inchiesta, ancora in corso. Un interrogativo alimenta la rabbia dei genitori: «Perché quell'uomo poteva avere dei coltelli?».
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