La minoranza: «Ok ai test antidroga a Rovato ma il sindaco vuole solo distrarre i cittadini»

I consiglieri Bonassi e Giliberto rispondo al sindaco Belotti dopo la proposta sull’esame del capello
Il Consiglio comunale di Rovato - © www.giornaledibrescia.it
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«Anticipiamo Belotti: nei prossimi giorni faremo il test del capello. Non solo: depositeremo all’Ufficio protocollo i risultati e li renderemo pubblici».

Così Renato Bonassi e Andrea Giliberto, dell’opposizione di RovatoW, replicano al sindaco Tiziano Belotti, intenzionato a chiedere il test antidroga a tutti i consiglieri nella prossima seduta, a metà gennaio. Già a fine dicembre il primo cittadino aveva ventilato la possibilità, nel lungo intervento dedicato al suo presunto conflitto d’interessi, in qualità di sindaco e architetto. Un tema sollevato dalla stessa RovatoW e che arriverà il 28 febbraio davanti al Tar.

«Il sindaco continua ad alzare i toni - dicono Bonassi e Giliberto - e a distrarre l’opinione pubblica dall’unico tema reale: perché non ci dà i documenti (quelli sulle pratiche edilizie, ndr) che abbiamo chiesto? Perché non chiarisce la sua posizione sull’incompatibilità?Potremmo anche noi spendere fiumi di parole per dire che è un attacco personale, oppure che sullo spaccio si sveglia solo dopo 8 anni e mezzo da sindaco. E poi: perché solo ai consiglieri e non ad assessori, sindaco, vigili, dipendenti del Comune? E perché non anche un etilometro, una verifica fiscale o un test del QI? D’altronde, per capire certe delibere ce ne vuole di...intelligenza».

Argomentando la richiesta del test del capello, Belotti ha parlato di Rovato come «piazza importante per lo spaccio, anche perché facilmente raggiungibile, con due autostrade e la stazione ferroviaria». Su questo attacca Valentina Remonato, di Rovato 2020: «La maggioranza ha fatto propaganda per vincere le elezioni su temi che dimostra ogni giorno di non sapere gestire. È comunque abbastanza significativo che in un comune martoriato dai reati la preoccupazione sia il test antidroga. Trasparenza e legalità? È la maggioranza, abbandonando la seduta consiliare (quella del 21 dicembre con l’affaire conflitto d’interessi, ndr) e facendo venire meno il numero legale a interrompere il pubblico servizio che per legge siamo chiamati a tutelare, mentre, da novembre a oggi, non hanno ancora pubblicato delibere e verbali di seduta».

Infine Rovato Domani, con Stefano Fogliata e Matteo Buizza: «Allibiti di fronte all’ennesimo tentativo di spostare l’attenzione da argomenti cruciali per Rovato, nell’ottica del clamore e dello schiamazzo, non dell’utilità. Consci dell’importanza dell’argomento, ci riserviamo comunque di ascoltare la proposta di Belotti in Consiglio».

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