La Ferrari si amplia e diventa un’oasi per rospi e pipistrelli
La sede dell’impresa è vicina sia alla riserva delle Torbiere e all’area naturale delle Polle. Per giunta il monte Alto di Corte Franca dista pochi chilometri.
Riqualificazione. Nonostante queste premesse, una riqualificazione aziendale come quella progettata alla Ferrari Edilizia di Cremignane è certamente «molto particolare», per le attenzioni che riserverà all’ambiente. L’intervento di prossima realizzazione - che prende le mosse dall’ampliamento dell’edificio dell’impresa affacciata sulla provinciale XI Iseo-Rovato pochi metri prima del polo commerciale di Corte Franca - ha i connotati di un moderno progetto urbano-naturalistico.
Prevede di integrare gli spazi dell’attività commerciale con un’area accogliente per gli animali della zona umida circostante: dagli anfibi delle Polle, agli uccelli acquatici delle Torbiere, fino ai pipistrelli, per cui sono stati previsti «bat box» sulla facciata del nuovo edificio. Il lavoro sarà calato sul territorio iseano seguendo i dettami di un pool composto dal Comitato scientifico delle Torbiere, dal Settore ecologia della Provincia di Brescia, e dal Comune di Iseo.
A dare concretezza progettuale al lavoro è stato lo studio di architettura Archiabita di Luciano Ragni e Girolama Turra, che raccogliendo le osservazioni di urbanisti e naturalisti ha integrato la normali attività di cantiere con i suggerimenti dello studio ambientale.
Lavori. Dal punto di vista imprenditoriale il rinnovamento prevede lo spostamento dell’edificio verso la strada, con un ampliamento delle superficie coperta da 700 a 3 mila metri. Il pubblico ci guadagnerà 318 mila euro di oneri, un parcheggio di 1.150 metri, e l’estensione della rete fognaria. Al capitolo impatto ambientale invece saranno realizzati una fascia di bosco larga 15 metri e lunga 200 sul confine verso Cremignane, con carpini, olmi, ciliegi selvatici, noccioli, e ontani neri. Il corridoio ecologico ospiterà tre pozze umide per gli anfibi, alimentate dal recupero dell’acqua piovana proveniente dal tetto del nuovo edificio. Oltre ai tre box per i pipistrelli, il capannone ospiterà tre cassette per la nidificazione degli uccelli. Il tetto sarà diviso in 1.200 metri di pannelli fotovoltaici e 800 metri a verde, sempre per favorire i volatili della zona. L’inizio dei lavori è previsto per inizio 2018.
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