La Corte dei conti assolve l’ex sindaca di Sale Marasino

Tolta una «spada di Damocle» pesante 187 mila euro su Ada Gasparotti e su un ex tecnico
Il municipio di Sale Marasino - © www.giornaledibrescia.it
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Una sentenza di assoluzione per una vicenda iniziata vent’anni fa, toglie dalle spalle dell’ex sindaca Ada Gasparotti e dell’ex tecnico comunale Silverio Antonini una «spada di Damocle» pesante 187.374 euro, cifra che in caso di condanna da parte della Corte dei conti i due amministratori avrebbero dovuto risarcire al Comune di Sale Marasino per un presunto danno cagionato all’ente nella vicenda dell’esproprio di una parte dell’area Bredina, servita per costruire all’inizio del nuovo millennio la palestra comunale.

Con la sentenza 76/2020 emessa lo scorso 4 marzo e depositata alla segreteria della Corte il 3 giugno, la sezione giurisdizionale per la Lombardia della Corte dei conti ha così chiuso una vicenda annosa. I magistrati hanno rigettato la richiesta del presunto danno, ritenendo che quanto pagato a suo tempo dal Comune per l’esproprio, anche a fronte di un atto illegittimo perché presentato dopo la scadenza dei termini, sia di fatto da considerarsi «equo». Il giudizio esclude definitivamente per l’allora sindaca Ada Gasparotti e per Silverio Antonini la responsabilità amministrativa per «accertata insussistenza del danno, ovvero della violazione di obblighi di servizio, del nesso di causalità, del dolo, o della colpa grave».

La questione dell’esproprio aveva innescato anche un ricorso al Tar per la Lombardia da parte del privato proprietario dell’area Bredina, l’immobiliare Sale Marasino Prima srl. A suo tempo la società aveva incassato una sentenza (la numero 2237 del 17 dicembre 2002) in cui era stato accertato il suo diritto a ottenere dal Comune di Sale Marasino il risarcimento del danno derivato dall’irreversibile trasformazione del terreno di sua proprietà, avvenuto in presenza di un decreto di esproprio dichiarato nullo o inesistente da un punto di vista giuridico, perché viziato dalla mancata comunicazione da parte del Comune entro i tempi stabiliti dalla normativa, la cui data ultima sarebbe stata il 4 aprile del 2000. L’ammontare degli onorari e dei diritti spettanti alla difesa, nell’ordine di 2.918 euro, è stato imputato al Comune di Sale Marasino.

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