La Comunità montana del Sebino: «La Regione ci aiuti con gli olivi e con l’emergenza bostrico»
Il territorio del Sebino con i suoi problemi e le sue criticità, ma anche le sue risorse e soluzioni. Tutto questo è stato presentato ieri all’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, in visita presso la Comunità Montana del Sebino e la Riserva delle Torbiere.
Ad accoglierlo nella sede di Sale Marasino, dopo aver visitato l’incubatoio ittico di Angolo Terme, erano presenti i sindaci dei Comuni compresi nell’ente, assieme ai membri del Gal Sebino Valcamonica Val di Scalve, che associa enti pubblici e operatori privati.
«Le priorità del nostro territorio sono state due: la lotta al bostrico e la gestione delle potature delle piante d’olivo - ha sottolineato il presidente della Comunità montana del Sebino Marco Ghitti -. Per la prima problematica, la lotta è ancora in corso. Abbiamo chiesto delle misure che comprendano più annualità, perché il parassita non tenderà a scomparire a breve. Purtroppo per i nostri boschi è destinato a resistere nel tempo. Per il secondo aspetto, considerando che il comparto olivicolo è un patrimonio del nostro territorio, abbiamo chiesto che anche gli scarti, come ramaglie e potature, possano diventare una risorsa in biomasse. Questo attraverso un dovuto stoccaggio e cippatura, alla quale poter aggiungere, vista la localizzazione, anche le alghe raccolte dal lago. In questo caso, tutto ciò che oggi ha dei costi, data la trasformazione, potrebbe diventare una risorsa».
I sette milioni di euro che verranno erogati per il Gal - trasferiti poi tramite bandi ad hoc - serviranno per il comparto agricolo e per le infrastrutture agrosilvopastorali.
Fondi e progetti
Nel pomeriggio Beduschi si è poi spostato nella sede dell’ente gestore della Riserva Torbiere, dove il presidente Giambattista Bosio ha fornito un quadro puntuale sul progetto di contenimento del pesce siluro. «Abbiamo già il finanziamento per i prossimi tre anni - ha affermato Bosio - quindi il pesce siluro sarà contrastato con i prelievi effettuati da una task force composta da pescatori, sub e ittiologi. Dobbiamo concentrarci però anche su altre specie, fino a oggi preda del siluro, come le alborelle e gli anfibi. I prossimi progetti serviranno appunto alla loro salvaguardia».
Altri aspetti sul tavolo dell’ente riguardano, ad esempio, l’accesso alla Riserva da parte del Comune di Iseo, con la sua messa in sicurezza, al ripristino di un canale dedicato agli anfibi, che verrà riaperto a breve. L’assessore Beduschi ha dimostrato massima disponibilità, viste le numerose attività in corso, confortando i presenti con la presa in considerazione delle diverse problematiche e delle possibili soluzioni.
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