La ciclopedonale sul lago d'Iseo si allunga e ora punta verso sud
La ciclopedonale di Pisogne si allunga e punta verso sud. Il progetto più ambizioso, difficile e costoso degli ultimi cinquant’anni, ha aggiunto un nuovo tassello e sogna di arrivare al traguardo entro un paio d’anni. Aperti e percorribili ancora ottanta metri della passerella a sbalzo sul lago: giovedì pomeriggio in municipio, il sindaco, Federico Laini, i consiglieri, Claudia Zanardini e Nicola Musati e i progettisti hanno fatto il punto della situazione sul cantiere aperto tra terra e acqua.
«Questo step di lavori è terminato e, grazie ai soldi risparmiati col ribasso d’asta e al contributo del Gal, riusciremo a portare l’illuminazione», ha spiegato il primo cittadino, Federico Laini. «La volontà è quella di completare gli altri seicento metri che mancano per arrivare fino a Toline: vogliamo partire con i lavori entro il 2020 e sappiamo che è un impegno economico non indifferente. Ma siamo certi che ce la faremo». Per completare il tracciato serviranno circa 1,3 milioni di euro: 525mila sono già in cassa grazie all’accordo quadro stipulato con gli altri comuni della rivierasca del Sebino e Regione Lombardia.
Il Comune ora è a caccia di finanziamenti confidando che un aiuto potrebbe arrivare anche dal Bim di Valle Camonica. «Se necessario, accenderemo un mutuo: ma la volontà è quella di completare il progetto prima possibile», ha aggiunto Laini. Intanto, pisognesi e non possono continuare a godersi i quasi 400 metri di meraviglia affacciati sul lago: l’ultimo step dell’opera, realizzata da Arcadia Progetti srl, ha portato alla costruzione di 80metri di passerella della larghezza di 2,50 metri interamente a sbalzo sull’acqua.
«Per sostenere l’impalcato abbiamo posizionato micropali di due centimetri di diametro e sei metri di lunghezza nel sottosuolo», ha spiegato il direttore tecnico, Ruggero Bontempi. «Con la Soprintendenza, avevamo prospettato la possibilità di dover posizionare dei pali verticali piantati nel lago per sostenere la struttura in un punto critico: invece siamo riusciti a costruire l’opera interamente sospesa. Questo è un grande risultato».
Costo complessivo dei lavori, circa 200mila euro: più o meno tremila euro al metro lineare. Grazie al ribasso d’asta, si sono trovati anche i fondi per l’illuminazione del tracciato. «La parte più difficile arriva adesso con il tratto che porta verso Toline: ma se ci sono la volontà e l’impegno di tutti, possiamo farcela», ha sottolineato Marco Ghitti, presidente della Comunità Montana del Sebino. L’affondo finale è toccato a Laini. «Vogliamo mettere in pista il cantiere per i 600 metri finali entro il 2020», ha dichiarato il sindaco. La sfida è lanciata.
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