La Casa di comunità di Ospitaletto è attiva, manca solo il taglio del nastro
Una Casa della comunità aperta ma... senza far rumore. Quasi in segreto. Le prime settimane di vita della struttura nella quale vengono erogati i servizi sanitari ai cittadini di Ospitaletto sono state segnate dall’assenza di clamori e inaugurazioni: le vaccinazioni sono state avviate a fine agosto, poi è toccato ad altri servizi, in attesa di un taglio del nastro che in prima battuta era stato previsto per il primo novembre.
I servizi
Accantonando dubbi, polemiche che ne hanno accompagnato l’iter realizzativo e le domande su come potrà funzionare a pieno regime questo polo sanitario (e lo stesso discorso vale per le altre strutture), la notizia è che i primi passi della struttura che un tempo ospitava il cinema Astra sono stati fatti.
Oggi la Casa della comunità gestita da Asst Spedali Civili (che ha firmato a fine agosto una convenzione con il Comune che prevede la concessione per 50 anni dell’immobile) ha attivato i seguenti servizi: punto unico di accesso (Pua), equipe valutazione multidimensionale e centrale operativa territoriale, sportello polifunzionale, servizi area materno infantile, vaccinazioni e punto prelievi, servizio di assistenza domiciliare, infermieri di famiglia e comunità (Ifec), ufficio protesica maggiore e assistenza integrativa, servizio di medicina specialistica e programma di screening.
Questi servizi dovranno poi essere integrati con altri spazi poliambulatoriali con varie équipe di medici e professionisti e anche con la nuova farmacia comunale, già dal prossimo mese.
In attesa dell'inaugurazione
«Tutte le attività - spiega la sindaca Laura Trecani parlando dell’avvio dei servizi nelle scorse settimane - evidenziate sulla carta dei servizi (consultabile anche sul sito internet del Comune, ndr) sono state attivate e sono già fruibili dai cittadini. La collaborazione con Asst è costante e la Casa della comunità sta ora proseguendo il suo iter al fine di inserire tutti i servizi. Diversamente dalle Amministrazioni precedenti - conclude la sindaca Trecani non senza una nota polemica - la mia non si concentra sulle inaugurazioni di opere o servizi non ultimati. Lavoriamo in silenzio per il bene della comunità. Quello che per noi conta è che ad oggi i cittadini possano già usufruire dei servizi presenti nella carta dei servizi della Casa della comunità. Non appena l’iter sarà ultimato con tutti i servizi sarà nostra premura procedere con l’inaugurazione ufficiale».
La struttura da oltre 2.000 mq è figlia di un progetto pensato dalla precedente Amministrazione comunale per creare un polo di servizi socio-sanitari sovraccomunali (ospita infatti, come detto, la Centrale operativa territoriale con valenza distrettuale per gli 11 Municipi dell’Ovest bresciano). Il proseguo del progetto sarà figlio anche delle scelte della nuova Giunta e dell’Asst.
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