La battaglia politica e legale contro le nozze tra A2A e Lgh

Guidato dal sindaco di Rovato, Belotti, un gruppo di Comuni si muove contro l'acquisizione. Alle spalle c'è una battaglia politica tra Lega e Pd
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L’acquisizione di Lgh da parte di A2A non va giù al sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, che sceglie le vie legali contro la nomina del nuovo cda di Cogeme (senza, per la prima volta nella storia, rappresentanti rovatesi) e il conseguente via libera della multiutility franciacortina all’intesa A2A-Lgh. 

Belotti ha ricevuto l’ok della Giunta a promuovere un ricorso in tribunale contro la delibera con la quale l’assemblea ordinaria di Cogeme, lo scorso 5 febbraio «ha provveduto a nominare il nuovo cda, fissando in cinque il numero dei suoi componenti e designando, quali amministratori, i signori Giuseppe Mondini (presidente, ndr), Gianluigi Raineri, Maria Rosa Maffetti, Domenico Bazzardi, Veronica Cadei».

A sostenere il ricorso - e le spese legali - anche i Comuni di Cazzago, Castelcovati, Coccaglio, Comezzano-Cizzago, Maclodio, Pontoglio e Trenzano, che in Cogeme rappresentano circa il 47% del capitale sociale. La nomina del nuovo cda era stata approvata dai sindaci di centrosinistra e da un nutrito gruppo di civici di centrodestra o non allineati, capaci di arrivare a quota 50,5% delle azioni e quindi di estromettere i sindaci di osservanza leghista.

Per questo, oltre che dal punto di vista giudiziario, la battaglia si fa politica, con la lunga nota di Damiano Gandossi, segretario della Lega Nord Franciacorta, che ora attacca frontalmente i sindaci «ribelli» di Erbusco, Castegnato, Passirano, Torbole, Paderno, Rudiano, che hanno blindato l’assemblea. Mentre i Comuni legati al Pd e quelli «responsabili» del centrodestra cantano vittoria, però, arrivano già i primi risultati: l’offerta di A2A per il 51% di Lgh è passata da 125,5 milioni di euro a 115, e alla fine si dovrebbe chiudere con un assegno tra i 90 e i 100 milioni. 

Il Carroccio franciacortino s’interroga poi su Aem Cremona, che ha un debito verso Lgh di circa 32 milioni. «Chi paga? E i posti di lavoro?». 

D’altro parere il presidente di Cogeme, l’erbuschese Giuseppe Mondini, secondo cui «l’offerta vincolante iniziale di A2A era basata su dati previsionali forniti da Lgh in fase di due diligence e si faceva esplicito riferimento a meccanismi di aggiustamento dell’offerta. La situazione di Aem Cremona non ha comportato alcuna riduzione del prezzo dell’operazione».

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