L'allarme di Legambiente: il Sebino è sempre più inquinato

I tre punti campionati sulla sponda bresciana si confermano fuori dai limiti di legge: sono Sulzano, Pisogne e Monte Isola
La Goletta dei laghi in azione (foto archivio)
La Goletta dei laghi in azione (foto archivio)
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Continuano a destare preoccupazione i risultati delle analisi delle acque compiute sulla sponda bresciana del lago Iseo. 

Si è infatti conclusa nei giorni scorsi la seconda tappa dell'edizione 2018 di Goletta dei laghi, e i tre punti campionati sulla sponda bresciana si confermano fuori dai limiti di legge. Risulta inquinato da batteri fecali il campione prelevato presso la foce del torrente Calchere nel comune di Sulzano e fortemente inquinati i campioni prelevati presso Darsena di Pisogne e Peschiera di Monte Isola

Sulla sponda bergamasca i punti campionati risultano tutti entro i limiti così come, a differenza dello scorso anno, la foce del fiume Oglio e la foce del torrente Borlezza. Rispetto alle precedenti rilevazioni i punti campionati nel lago sono stati ridotti al fine di concentrare le analisi su foci e canali «malati cronici». Nel complesso, su 7 punti monitorati, 2 sono risultati fortemente inquinati, 1 inquinato e 4 entro i limiti.

Il lavoro della Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente che da 13 anni attraversa l'Italia per monitorare la qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri, si è concentrato non solo sul fronte dell'inquinamento microbiologico, ma anche su quello delle micro-plastiche sulle spiagge e in acqua. 

I dati raccolti nel 2018 relativi alle micro-plastiche verranno elaborati e presentati in autunno. Nel campionamento del 2017 il lago d'Iseo presentava una densità media di 63mila particelle per chilometro quadrato, un valore medio-alto da non sottovalutare.  

«Tutti gli anni ci ritroviamo a rilevare le stesse criticità sul lago d'Iseo, anche se qualche timido segnale di discontinuità col passato è stato rilevato» ha commentato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «Per questo motivo abbiamo deciso di presentare degli esposti alle autorità competenti, al fine di porre sotto i riflettori i punti risultati storicamente fuori dai limiti di legge. La segnalazione di queste situazioni e la richiesta d'intervento alle autorità competenti sono, infatti, tra gli obiettivi principali del nostro monitoraggio».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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