Iseo, lo stadio va a pezzi: sì alla manutenzione straordinaria
In più di trent’anni di gare e allenamenti lo stadio Giuseppe De Rossi di Iseo ha visto passare una decina di presidenti, molti dirigenti e centinaia di atleti e collaboratori. Dalla fine degli anni Ottanta la casa dell’Orsa ha fatto la sua parte egregiamente, ma oggi l’usura dell’utilizzo e del tempo presenta il conto. In sintesi, se non si sistema si chiude.
Tra impianti fognari che non «convogliano» più a dovere, caldaia non a norma, impianti dell’acqua che perdono, bagni malmessi, e piastrelle «ballerine», per essere usato quest’anno il De Rossi ha avuto bisogno del benestare del sindaco per l’agibilità. Un’agibilità che però, viste le condizioni, rischia di non poter essere più data nemmeno tra soli otto mesi, all’inizio del campionato prossimo.
Il grido di aiuto del nuovo presidente dell’Orsa Vittorio Coradi, «così com’è, lo stadio non è più utilizzabile», è stato raccolto dall’Amministrazione comunale. L’Assessorato ai lavori pubblici si è rimboccato le maniche e ha allestito un progetto di manutenzione straordinaria. Oggi il progetto è pronto ed è già stato presentato al Credito sportivo, che ha concesso un mutuo di 190.000 euro a tasso zero, con il benestare del Coni.
«Dal punto di vista normativo siamo in deroga - spiega il vicesindaco Cristian Quetti - e non vogliamo che si continui così. La nuova dirigenza dell’Orsa ha bisogno del nostro sostegno e non lo faremo mancare. Il progetto prevede la messa a nuovo di tutti gli impianti, degli spogliatoi, del magazzino, del locale infermeria e dello spazio dei servizi accessori. In più sarà realizzato un nuovo bagno per i disabili. La tribuna per il pubblico non verrà toccata ma si sistemerà la copertura dove ritenuta bisognosa. In campo per il momento ci limiteremo a costruire una nuova pista per il salto in lungo».
«Stiamo operando per rilanciare l’Orsa - racconta il presidente degli orsacchiotti Coradi - un pezzo di storia iseana, e abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Sei mesi fa la società raccoglieva 37 ragazzi del settore giovanile e oggi siamo già a 88. Con allievi, juniores e prima squadra abbiamo più di 150 atleti. Il rilancio necessita di una struttura efficiente. È fondamentale. Per il futuro opereremo in modo che la riqualificazione comprenda anche la sistemazione del campo da gioco, perché quest’autunno il fondo non teneva e abbiamo disputato molte gare casalinghe sui campi dei paesi vicini».
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