Iseo, il punto nascite è chiuso: il parto al Pronto soccorso

Il caso d’emergenza riaccende il dibattito sul destino del presidio sebino: raccolte già 5mila firme per la riapertura
Il pronto soccorso dell'ospedale di Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il pronto soccorso dell'ospedale di Iseo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Alla natura non si comanda, soprattutto se una nuova vita vuole venire alla luce. Federico è nato a Iseo domenica alle 19.30; non in sala parto, bensì al Pronto Soccorso. All’ospedale di Iseo, infatti, il punto nascite è chiuso da marzo: non possibilità di ospitare puerpere e nascituri. La mamma di Federico, di Darfo, in realtà era seguita alla Poliambulanza di Brescia e qui pensava di partorire. Domenica l’emergenza e la chiamata al 112. Nel tragitto verso Brescia, Federico ha rotto le acque a Pilzone e l’ambulanza è stata dirottata a Iseo dove al Pronto Soccorso il piccolo è nato, sano e in carne, di oltre 4 chili. Dopo il parto, mamma e bebè sono stati trasferiti all’ospedale di Chiari.

La nascita di un bambino è sempre una bella notizia ma raramente da cronaca. Il fatto però che all’ospedale di Iseo sia stato chiuso il punto nascite, per numero di parti inferiore al parametro di 500/anno fissato dal Dm70, fa diventare questo fatto paradigmatico. Come se la nascita di Federico avvalorasse la battaglia in corso sul territorio sebino contro la decisione giunta dalla direzione generale dell’Asst Franciacorta, di chiudere il reparto di Iseo.

In contrapposizione alla scelta di chiusura, decretata quest’estate, il Comitato Pro ospedale infatti ha iniziato a fine luglio una raccolta firme molto estesa, che ha coinvolto numerosi comuni e che ha superato oggi le cinquemila sottoscrizioni. Il presidio ospedaliero di Iseo infatti è strategico proprio per la sua posizione sul territorio, a metà strada tra Esine, in Valle Camonica, Brescia e Chiari e quindi ottimale per le emergenze, di qualsiasi genere.

Il comitato Pro Ospedale, che invierà le firme in Regione, ha in programma anche una manifestazione fuori dall’ospedale, il 30 settembre. Il sindaco Marco Ghitti ha invece sollecitato trentotto suoi colleghi, di comuni afferenti al presidio iseano, a sottoscrivere un documento che chiede la revisione del Decreto 70, quello che avrebbe motivato la chiusura del punto nascite. Lo scorso anno infatti qui erano nati quattrocentoquaranta bambini sui cinquecento richiesti dalla legge.

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