In Val Palot scoppia la guerra degli alberi

La Forestale pronta a tagliare 2.819 abeti rossi e faggi per ripristinare il pascolo, Legambiente: uno scempio
In rosso.  La Forestale ha segnato gli alberi da tagliare
In rosso. La Forestale ha segnato gli alberi da tagliare
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Per i tecnici forestali è un bosco da tagliare. Per Legambiente è un bosco da salvare.

Sul tavolo della Comunità Montana, un progetto che aspetta di essere discusso e approvato.

Temperature caldissime in alta Val Palot: nei giorni scorsi, Legambiente Sebino ha puntato il dito contro l’intervento che porterà al taglio di «centinaia di alberi, tra cui molti secolari» in località Foppella, sulla strada che da Palot porta al Colle San Zeno.

I tecnici del consorzio forestale, nelle scorse settimane, hanno segnato con vernice indelebile circa 2.800 alberi (abeti rossi e faggi) che verranno abbattuti con l’intento di fermare l’avanzata del bosco che ha «mangiato» una delle aree a pascolo più importanti della zona.

«Le amministrazioni competenti vogliono sfruttare il valore economico di questi alberi in spregio alla loro secolare storia, ai valori paesaggistici e ambientali», ha scritto il presidente di Legambiente, Dario Balotta.

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