In oltre 70 anni la storica comunità Avis di Palazzolo ha donato quasi 60mila sacche di sangue
Circa 400 donatori attivi, dieci raccolte collettive ogni anno, una sede nuova di zecca e la vicinanza al traguardo delle 60mila sacche complessive di sangue donate in 72 anni. Sono questi alcuni dati che spiegano l'importanza per la comunità di Palazzolo dell'Avis comunale, che è anche tra le sezioni più longeve della provincia di Brescia, nata il 7 ottobre 1951 per iniziativa di un gruppo di notabili dell'epoca che poi andarono a costituire il primo consiglio direttivo: il dottor Bruno Parisio, responsabile sanitario dell'ospedale di Palazzolo, il cavalier Giuseppe Mazza (a cui era dedicata la sezione), Luigia Loda, Antonio Fratus e Lorenzo Morandi.
In origine l'obiettivo primario consisteva nel rifornire di sangue l'ospedale cittadino, ma nel corso degli anni, grazie all'adozione di nuove tecniche e all'aumento dei donatori, i prelievi si sono estesi all'Istituto Sieroterapico Milanese e al Niguarda di Milano, oltre che al Civile di Brescia. In aggiunta, nel XXI secolo si è consolidata una stretta collaborazione con il Centro Trasfusionale del Mellini di Chiari. Recentemente, a causa del cambio delle normative si sono verificati vari cambiamenti.
A partire dal 2015, la donazione di sangue non avviene più nei locali dell'ospedale di Palazzolo, ma al comitato locale della Croce Rossa di via Golgi. Inoltre, proprio l'anno scorso la sede del sodalizio è stata spostata dal Richiedei a Palazzo Gloria di San Pancrazio. Grazie a questi nuovi spazi per la gestione di tutte le attività sociali (esclusa naturalmente la donazione) anche il numero dei nuovi donatori sta aumentando, anche tra i giovani. Un ricambio generazionale è invece auspicato a livello del direttivo, sempre alla ricerca di nuove leve. Come ricordato dal presidente Giovanni Vezzoli, la prossima donazione si terrà domenica 2 luglio.
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