«Il treno a vapore torni a Iseo»: appello ai gestori delle reti
È una fetta di turismo qualificato, che viaggia su carrozze trainate da locomotive storiche sia per il gusto di farlo, sia per conoscere «in lentezza» territori e paesi.
Il turismo ferroviario, compreso quello che sceglie treni che normalmente non sono più in uso e che spesso percorrono anche linee dismesse, è in crescita. Lo conferma l’associazione Ferrovie Turistiche Italiane che porta, attraverso il Trenoblu, moltissimi visitatori sul Sebino. La linea utilizzata è quella che da Milano, Bergamo e Cremona arriva a Palazzolo e da qui giunge al capolinea di Paratico.
I treni storici però non arrivano più a Iseo, così come avveniva fino a qualche anno fa: colpa, spiegano i volontari dell'associazione, delle problematiche sorte tra i gestori dell'infrastruttura, Rfi, e Ferrovie Nord e dei costi troppo alti. Dal 2014 i convogli sono quindi dirottati sulla linea per Paratico, con conseguente perdita di turisti a Iseo.
Da qui l'appello a riportare la proposta turistica, così da poter richiamare nuovamente quei visitatori che si muovono in un modo differente, assecondando passioni e curiosità per un’epoca che non c’è più ma che continua ad affascinare.
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