Il sogno della materna si realizza...grazie a un benefattore

Il comune starebbe trattando con un privato che vorrebbe finanziare la nuova materna
Asilo di Corte Franca, nodo irrisolto
Asilo di Corte Franca, nodo irrisolto
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L’asilo unico a Corte Franca non è più solamente un miraggio. Il Comune è stato contattato da un noto imprenditore della zona interessato a finanziare la realizzazione di una scuola materna. Bocche cucite, cucitissime, fra gli amministratori comunali che si trincerano dietro ad un laconico «non c’è ancora niente di scritto, aspettiamo qualche giorno». Molto meno cucite, invece, le bocche dei ben informati: da settimane, infatti, i cittadini vanno ripetendo un unico nome.

Quello del cavalier Valerio Bono, impresario edile di Colombaro. E se l’Amministrazione per ora non conferma né smentisce, pare che il benefattore abbia incontrato più volte i rappresentanti del Comune manifestando il suo interesse a finanziare la costruzione di una nuova struttura in grado di ospitare un’unica scuola materna. Una vera e propria manna dal cielo per il Municipio di Corte Franca: da anni, infatti, i quattro asili (uno per frazione, tutti enti paritari) lamentano qualche difficoltà, con iscrizioni in calo e bilanci non proprio rosei, tanto da mettere in discussione - in alcuni casi - la prosecuzione del servizio.

Una patata bollente che le ultime Amministrazioni hanno provato a disinnescare con una pioggia di fondi comunali - oltre 150.000 euro complessivi ogni anno -, ma che, in realtà, non ha mai smesso di preoccupare Giunte comunali (più d’una), cittadini e gli stessi componenti dei consigli di amministrazione dei quattro asili. Non a caso, proprio in questi giorni, i cda delle scuole materne sono alle prese con la costituzione di un unico ente.

E se la strada sembra tracciata, a mancare è l’accordo scritto fra Amministrazione e benefattore, con tutti i dettagli del progetto. A partire dalla sede della nuova struttura: l’ipotesi più accreditata sino a qualche settimana fa, ovvero il polo scolastico di Timoline, potrebbe infatti non rispondere alle esigenze del nuovo edificio. Con un numero previsto fra i 180 e i 200 bambini, la scuola materna unica necessiterebbe di un’area di circa 5.000 metri quadri, difficilmente ricavabile fra il parco del Conicchio e il don Milani.

 

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