Il re delle zucche resta il camuno Augusto Salvagni

Il vincitore ha portato alla rassegna Sale in Zucca di Sale Marasino un esemplare di 703 chili: fa il bis, ma manca il record
703 CHILI DI ZUCCA
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La siccità che ha funestato i mesi estivi ha fatto sentire i suoi effetti anche nel regno di Zuccolandia. Niente di grave, però.

La 39esima edizione della rassegna Sale in Zucca, andata in scena questo fine settimana a Sale Marasino, ha fatto registrare come sempre il pienone di pubblico e partecipanti e ieri la sfida nazionale ha decretato come sempre il suo vincitore. Il re delle zucche si conferma Augusto Salvagni da Malonno, che ha portato in pesatura un esemplare da 703 chili.

Una caratura certamente notevole, seppur inferiore a quella da 817 chili - per una circonferenza complessiva di 4 metri e 86 centimetri - che aveva presentato l’anno scorso. Sempre Salvagni, lo ricordiamo, nel 2018 aveva trionfato con una zuccona gigante che pesava addirittura 913 chili.

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    Le zucche premiate a Sale Marasino
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Che gli effetti della siccità si siano fatti sentire lo conferma anche il sindaco Marisa Zanotti: «Quest’anno abbiamo avuto dieci zucche in pesatura, ovvero qualcuna in meno rispetto alle passate edizioni, e complessivamente un pochino più leggere». La festa, però, è stata in ogni caso riuscitissima. Al pari o meglio di altre edizioni: «È stata una manifestazione bellissima - conferma il sindaco - e il bel tempo ha sicuramente aiutato. Abbiamo riscontrato tantissimo entusiasmo e voglia di stare insieme e il momento della pesatura è stata davvero partecipatissimo, con molti giovani anche fra i concorrenti».

Oltre al momento clou di ieri pomeriggio, però, il centro di Sale Marasino ha vissuto in questi giorni altri momenti davvero suggestivi, grazie ad una rassegna che da quasi quarant’anni tinge di arancione il paese affacciato sul Sebino. Come sempre Comune, pro Loco e Club Maspiano hanno allestito una manifestazione coi fiocchi: dalla mostra mercato ai concerti, dalle esposizioni alle partite a scacchi, dai laboratori alla «risottata». Senza dimenticare gli apprezzatissimi menù degustazione proposti dai ristoranti locali. A base di zucca, ovviamente. Zucche da guardare, da intagliare e mangiare. E, perchè no, zucche per sognare, grandi come il cocchio di Cenerentola.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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