Il ponte pedonale sugli Spalti Don Minzoni di Rovato è realtà
Trent'anni dopo i primi vagiti, il ponte pedonale sugli Spalti Don Minzoni di Rovato è realtà. L'apertura nelle ultime ore, a poca distanza dal patrono cittadino, San Carlo Borromeo, che cade venerdì 4 novembre. Bisogna tornare però ai primi tempi dell'Amministrazione del sindaco Roberto Manenti, negli anni Novanta, per rintracciare l'idea primigenia di un collegamento che attraversasse le mura venete del Castello, unendo il centro storico rovatese al Foro Boario, il secolare «Mercat dei Bò», l'area del commercio del bestiame e della carne a tutt'oggi parte integrante dell'identità rovatese.
Vent'anni dopo un altro sindaco, l'attuale primo cittadino Tiziano Belotti, ha ripreso il progetto, con una struttura in acciaio corten appoggiata da un lato alla postierla del Castello e, dall'altro, alla passeggiata pedonale degli Spalti Don Minzoni. Recuperati in maniera abbastanza agevole i fondi (circa 500mila euro entrati dall'apertura della nuova farmacia di via Franciacorta) è così iniziato l'iter progettuale. I documenti redatti dall'architetto Flavio Cassarono sono stati approvati dalla Soprintendenza già nel 2017.
Tra lungaggini burocratiche, aziende sparite dopo l'aggiudicazione dell'appalto e altre fallite in corso d'opera, tutto era però rimasto fermo fino ad aprile 2022, quando la Giunta comunale ha ottenuto la rescissione consensuale del contratto d'appalto con le aziende di Rovigo vincitrici dell'ultima gara, ma poi arenatesi per la crisi postpandemica. Quest'estate era arrivata così la posa, con il collaudo e ora l'apertura. Inaugurazioni ufficiali, fanno sapere dalla Giunta, non ce ne saranno. Il ponte di Rovato è quindi pronto per essere attraversato, vissuto e - perché no - ammirato da rovatesi e non.
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