Il patron dei cantieri Riva, Carlo, rivive in un'opera in marmo

A vincere il concorso di idee lanciato dal Comune di Paratico è stato Luca Marovino, scultore di Massa Carrara
La scultura. Il tributo a Carlo Riva © www.giornaledibrescia.it
La scultura. Il tributo a Carlo Riva © www.giornaledibrescia.it
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Dalla piazza di Paratico al lungolago di Sarnico. Sarà Luca Marovino, scultore di Massa Carrara, a plasmare l’opera tributo a Carlo Riva che, a fine aprile, verrà installata sulla passeggiata a lago sarnicese.

Marovino si è appena aggiudicato il concorso di idee lanciato dal Comune sulla sponda orobica del Sebino, lasciandosi alle spalle sette altri candidati provenienti da tutta Italia (al secondo posto è arrivato Nicola Pedrali, di Sale Marasino). Lo scorso anno l’artista toscano era stato scelto anche dall’Amministrazione paraticese per cesellare la statua in onore a Fabrizio De Andrè in occasione dell’intitolazione dell’omonima piazza.

Da Paratico Marovino - classe 1969, insegnante all’Accademia delle Belle Arti di Frosinone, al suo attivo numerosi lavori per le principali città dello Stivale - si trasferirà dunque a Sarnico per consegnare al comune lacustre un manufatto a grandezza naturale che renda onore al patron dei cantieri Riva, scomparso nel 2017 all’età di 95 anni.

Il bozzetto che ha conquistato la giuria (composta, fra gli altri, dai membri della Giunta sarnicese) è un ritratto fedele del genio della nautica. Cappellino sulla testa, maglione appoggiato sulle spalle e quello sguardo fianciullino che neanche le novanta primavere (inoltrate) hanno saputo strappargli: Carlo Riva rivive nel lavoro dell’artista toscano, lavoro che anche la famiglia dell’ingegnere ha potuto apprezzare e condividere: «Nella mia opera l’ingegnere tiene in mano una barchetta di carta - spiega Marovino-: come se avesse giocato con la prima cosa che gli fosse capitata fra le mani e avesse creato, guarda caso, un’imbarcazione. Di carta, uno degli elementi più poveri che esiste: ironia vuole che i Riva siano fra le barche più costose e pregiate in tutto il mondo».

La scultura sarà cesellata all’interno della cava Ministrini di Paratico: sarà infatti l’azienda bresciana a donare all’artista la pietra di Sarnico necessaria per l’opera. Solo negli ultimi due giorni di lavoro (con ogni probabilità il 28 e 29 aprile) Marovino si sposterà sul lungolago di Sarnico, per terminare la sua scultura en plein air a favore di pubblico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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