Il Mercato Europeo torna a Iseo con prodotti da tutto il mondo
Cinquantamila persone in poco meno di tre giorni sono i numeri del Mercato Europeo dell’anno scorso; quest’anno la settima edizione dell’iniziativa della Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti)-Confcommercio si terrà domani, sabato e domenica a Iseo.
Prevedendo di nuovo una grande partecipazione, il Comune ha approntato una mappa dei parcheggi, reperibile sul sito www.comune.iseo.bs.it così come il percorso alternativo per raggiungere l’imbarcadero. L’area mercato, infatti, occuperà piazza Garibaldi e piazza Statuto, largo Dante e largo Zanardelli, una parte del porto Gabriele Rosa e viale Repubblica.
Il programma
La manifestazione, che mescola artigianato ed enogastronomia con un centinaio di espositori e venditori ambulanti, aprirà i battenti alle 18 di domani, venerdì 14 aprile, e proseguirà dalle 9 alle 23 di sabato e di domenica. Saranno presenti numerosi banchi di artigianato, provenienti sia dall’Italia sia dal resto del mondo (in particolare da Francia, Austria e Russia).
E non potranno mancare neppure in questa edizione, perché sempre richiestissimi, l’olandese specializzato in fiori e bulbi a cui viene riservata l’intera piazza Statuto che per tre giorni diventa un giardino fiorito, e tutti i banchi dell’area food, situata nel parcheggio dell’ex Cral, che quest’anno utilizzeranno solo stoviglie compostabili; qui come sempre si schierano i tedeschi con i maxistinchi di maiale, gli spagnoli con la paella alla valenciana, gli israeliani con i falafel e gli argentini con l’asado, per citarne alcuni. Tra le altre saranno protagoniste le cucine di Brasile, Messico e India.
Con gli anni, i Mercati europei si sono sempre più aperti a rappresentanti di altri continenti, diventando di fatto dei «mercati internazionali». In percentuale, i banchi di provenienza estera costituiscono il 70% del totale, mentre quelli delle regioni italiane il 30%.
Le merci
Sotto il profilo merceologico, l’organizzazione ha sempre posto particolare attenzione all’equilibrio tra banchi alimentari e non alimentari, fissando anche un limite per la partecipazione delle aziende di «street food», che continuano a far da traino all’evento ma senza prendervi il sopravvento. In percentuali, un 40% di banchi di alimentari si affianca a un 40% del settore non alimentare, mentre il restante 20% è costituito da operatori che effettuano somministrazione.
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