Il luccio torna a popolare le acque sebine
Otto anni dopo l’ultima «campagna», il nuovo incubatoio di Clusane riporta sul Sebino il lavoro di ripopolamento del luccio, un pesce la cui colonia è in continua riduzione per le cattive condizioni igieniche dei canneti, luoghi preferiti dalle femmine per la deposizione delle uova.
Entro fine aprile dovrebbero essere lasciati nel lago circa 70mila avannotti.
Alla campagna del luccio stanno partecipando 10 pescatori di professione, coordinati dal nucleo ittico-venatorio della Polizia Provinciale e dall’associazione Pescatori dilettanti Sebino Franciacorta, il sodalizio che dallo scorso autunno gestisce le attività dell’incubatoio. Il reperimento delle uova è iniziato il 20 marzo e si è concluso lunedì 3 aprile, al mattino, quando il pescatore montisolano Livio Agnesi ha consegnato le ultime diecimila uova.
In quindici giorni con sette battute di pesca i professionisti delle reti ne hanno accumulate circa 300mila, un numero alto ma necessario alla buona riuscita del lavoro perché - come raccontato dal coordinatore delle guardie provinciali Gian Luca Cominini e dal responsabile dei pescatori dilettanti Beppe Cominetti - «la riproduzione del luccio è più delicata di quella del coregone, e l’alta mortalità dovuta ai diversi fattori, non da ultimo l’inquinamento delle acque, consente raramente alte percentuali di successo». Rispetto al coregone, di cui quest’inverno ne sono stati liberati quasi un milione e mezzo di piccoli esemplari.
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