Il Leone meccanico di Leonardo cammina (e ruggisce in bresciano)
Ruggisce anche in bresciano il celebre Leone meccanico di Leonardo da Vinci, tornato a «camminare» nell’anno del decimo anniversario del museo che ospita la sua riproduzione, ora funzionante. Tra gli ingranaggi che hanno consentito la ricostruzione del robot ante-litteram, interamente progettato dal genio toscano, ci sono le molle prodotte dall’azienda Technical Spring di Passirano, associata Confapi.
Robot ante-litteram
Presentato al Leonardo 3 Museum in piazza della Scala a Milano, il Leone è di fatto la prima opera del museo che si muove. Si tratta del più celebre tra i progetti di Leonardo di cui è possibile reperire testimonianze storiche. Tra queste, la più nota è quella di Giorgio Vasari che nelle Vite racconta: «Venne al suo tempo in Milano il re di Francia; onde pregato Lionardo di far qualche cosa bizzarra, fece un lione, che caminò parecchi passi, poi s'aperse il petto e mostrò tutto pien di gigli».
Con la collaborazione del Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano, il centro studi del museo ha fatto muovere i primi passi in Galleria - di notte - al Leone Meccanico, che ora rimarrà esposto al museo, dove ogni anno si recano oltre 230 mila visitatori per visitare la collezione di macchine leonardesche, composta da oltre 200 modelli interattivi in 3D e ricostruzioni fisiche.
Il museo
«Dopo 10 anni, 2,5 milioni di visitatori, migliaia di visite scolastiche e 230 mila biglietti previsti per il 2023, sentiamo la responsabilità - dice il direttore Massimiliano Lisa - di essere un museo de facto, uno dei più visitati della nostra città. Pertanto lavoriamo per offrire contenuti organici e complementari a quelli di Museo della Scienza e della Tecnica, Pinacoteca Ambrosiana, Cenacolo e Castello. L'obiettivo è che il Leonardo3 Museum, collocato a pochi passi dalla statua di Leonardo, entri a far parte del patrimonio inalienabile di questa città».
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