«Il coro sta morendo»: l'appello è social

«Sos voci cercasi». Si apre così l’appello delle rappresentanti del coro di voci bianche di Passirano
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«Sos voci cercasi». Si apre così l’appello delle rappresentanti del coro di voci bianche di Passirano, quel coretto che anima ogni domenica la messa delle 9.30 e che ora rischia di chiudere i battenti per carenza di «vocazioni». 

«Questa è una richiesta di aiuto, il coro sta morendo. Per anni siamo andati avanti con le forze che avevamo a disposizione, abbiamo poi chiesto più volte aiuto e fatto diversi appelli in chiesa, ma sembra che a nessuno interessi - spiegano dal sodalizio passiranese -. Questo è un tentativo disperato di persone che ci hanno creduto e che continuano a crederci, nonostante le molte difficoltà». L’appello, davvero toccante, dagli spazi della parrocchia si è recentemente spostato anche sui social network, con la speranza che le nuove frontiere della tecnologia, spesso causa della disaffezione dei giovani per le iniziative all’aria aperta o per le proposte delle realtà associative, possano invece richiamare l’attenzione di qualche piccolo cantante (e ovviamente dei loro genitori).

L’assenza di un coro dei ragazzi a Passirano - già sede di una Corale «dei grandi» di alto livello - non sarebbe uno scandalo ovviamente, ma certamente un (brutto) segno dei nostri tempi, dov’è difficile catturare l’interesse dei più giovani. Ma, per ora, nulla è perduto: «Il coro sta attraversando davvero un periodo buio e stiamo proprio per questo cercando nuove voci che ci aiutino a continuare quella che è la nostra "missione" - ha sottolineato Vittoria Dell’Amico, tra le responsabili del coretto, nell’appello lanciato anche su Facebook -. Chi vuole cantare e stare in compagnia può venire a provare con noi, ogni giovedì sera alle 20.30 in oratorio. L’impegno è di una sola ora a settimana per le prove, oltre alla messa domenicale dei ragazzi alle 9.30 in chiesa».

L’appello è stato dunque lanciato, ora si attendono i piccoli apprendisti cantanti, con la speranza che i passiranesi non debbano dire addio al loro coretto. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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