I sorveglianti di WhatsApp pizzicano due ladri e un «topo»

La nuova frontiera del contrasto ai furti nelle abitazioni, a quanto pare, funziona
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«Due uomini fermati a bordo di auto rubate e un terzo che, a bordo di un furgone, fotografava le ville più appetibili». La nuova frontiera del contrasto ai furti nelle abitazioni, a quanto pare, funziona. E si integra col lavoro delle autorità, tanto che le parole pronunciate dai promotori (Luca Abeni, Marco Mei e Michele Stima, seguiti poi da 150 persone) testimoniano i buoni risultati dell’iniziativa nata nell’area residenziale a sud di Ospitaletto.

Cartelloni ad hoc, segnalazioni su un gruppo WhatsApp ( e alle autorità) e controlli a tappeto da parte dei residenti. Questa la sostanza delle azioni. E passeggiando tra le quattro vie che compongono la zona residenziale (via della Ferriera, via Togni, via Galilei e via Michelangeli), si notano una quindicina di cartelli plastificati che comunicano a chi sta circolando la possibilità d’essere sottoposti ad attività di sorveglianza da parte del vicinato. Oltre ai cartelli c’è la comunicazione fitta fitta tra gli abitanti sul gruppo WhatsApp «Sorvegliamo il quartiere».

E se le azioni di controllo private stanno funzionando, c’è da sottolineare anche il coinvolgimento del Comune, che ha accolto alcune richieste dei residenti. «Abbiamo attivato maggiori controlli nella zona da parte della Polizia Locale - spiega il sindaco Sarnico - e oggi faremo una delibera di Giunta per aderire ad un bando regionale per avere fondi integrativi per progetti di videosorveglianza». Denaro che potrebbe consentire l'installazione di telecamere nelle aree sensibili del paese. Occhi che potrebbero aggiungersi a quelli già vigili dei cittadini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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