I nomi per le navi dividono: meglio Christo o Sale Marasino?
Due nomi che hanno un legame profondo con il Sebino, dandogli uno slancio ed una visibilità internazionale mai avuta, Christo e JeanneClaude.
Potrebbero essere i nomi delle due nuove navi della Navigazione Lago d’Iseo. Questa almeno è la «proposta-provocazione» avanzata dal presidente dell’Autorità di Bacino del lago d’Iseo Giuseppe Faccanoni all’assemblea per la scelta dei nomi da attribuire alle imbarcazioni, oggi ancora in fase di esecuzione ma, come prassi, da denominare per dare identità alla linea di lavorazione. Le navi infatti non si «battezzano» solo con il varo ma molto tempo prima. «Il nome da dare alle navi è una libera scelta che ricade in due gruppi - spiega Faccanoni - o, come da tradizione, si utilizza un nome estratto a sorte tra quelli dei paesi rivieraschi o un nome comune, come quelli dei battelli Gardenia, Ninfea, Iris. In questa opzione io ed il cda abbiamo pensato che poter chiamare le due navi come Christo e JeanneClaude fosse una cosa carina anche perché l’artista ha permesso al lago d’Iseo di entrare nella storia e, dietro a questa proposta poteva starci anche una ulteriore promozione del territorio».
Invece l’assemblea ha optato per la consuetudine. I sindaci dei comuni costituenti l’Autorità di Bacino non hanno scelto di dedicare all’artista bulgaro-americano i due mezzi di trasposto ma hanno preferito il nome di due comuni del territorio. Gli estratti a sorte sono Sale Marasino, per la sponda bresciana e Predore per quella bergamasca.
Il primo sarà attribuito alla nave ibrida, il secondo a quella con propulsione diesel. Ma questo non ha nulla a che vedere con il marketing che la proposta del cda portava con sé. «Non avevo ancora chiesto all’interessato ma non ci sarebbe stato bisogno di approvazione perché Christo è un nome comune così come JeanneClaude. Per la denominazione delle vie è necessario che la persona a cui intitolare la strada sia defunta da almeno dieci anni - continua Faccanoni - ma così non sarebbe stato per le due navi visto che non era previsto l’utilizzo del cognome Yavachev. Inoltre, così facendo, si poteva prevedere che l’artista partecipasse al varo piuttosto che invitarlo alla cerimonia, continuando a dargli un merito che sarebbe andato a vantaggio anche del territorio».
Oggi Christo è legato al Sebino come un pittore al proprio quadro meglio riuscito e la lunga scia di The Floating Piers si percepisce nell’atmosfera multilingue dei turisti che scelgono il lago d’Iseo. La conferma della scelta dei nomi Predore e Sale Marasino spetterà ora alla Navigazione Lago d’Iseo, società partecipata in toto dall’Autorità di bacino mentre le navi non raggiungeranno il cantiere del lago prima di settembre (quella ibrida) e di dicembre (diesel). Il varo nel 2018.
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