I laghi soffrono per il caldo: attenzione alta sul lago di Iseo

L’inizio dell’estate è stato bollente e la natura mostra già i primi segni di difficoltà. I 30 giorni di giugno sono stati molto secchi e l’abbondanza di acqua in laghi e fiumi che avevamo visto a maggio si sta trasformando in penuria, e preoccupa. Non tanto perché invasi e bacini siano già vuoti, quanto perché le temperature molto elevate stanno mettendo a dura prova le coltivazioni dei campi della Bassa, costringendo gli agricoltori a chiedere molta acqua.
Il lago più in sofferenza è l’Iseo, che con il fiume Oglio rifornisce oltre 170mila ettari di campagna. Come spiegato dal direttore del Consorzio dell’Oglio Massimo Buizza, «il lago sta perdendo circa tre centimetri al giorno, non poco se si considera che il periodo della mietitura, cioè la seconda metà di agosto, è ancora lontano». Il livello delle acque del Sebino, regolato dal Consorzio, oggi è di 77 centimetri sopra lo zero idrometrico, quindi 15 centimetri sotto la media che, il 3 di luglio, è di 92 centimetri. Un ammanco che tradotto in volumi significa 9.150.000 metri cubi. La tendenza, salvo l’arrivo di temporali significativi, è al ribasso. In queste ore infatti, a nord, l’Oglio sta riversando nel lago 52 metri cubi di acqua al secondo, mentre a sud ne escono verso la Bassa 74. Solo 17 giorni fa, il 16 giugno, il livello era di 107 centimetri sopra lo zero, con uno svuotamento quindi già arrivato a 18.300.000 metri cubi d’acqua. Per l’ingegner Buizza la situazione non è però da bollino rosso. «Ora la risorsa c’è e possiamo continuare senza problemi per almeno tre settimane - rivela -, ma se continuerà questo caldo servirà anche qualche precipitazione, per ora molto scarse anche in Valcamonica».
Diversa la condizione del lago di Garda, dove il livello dell’acqua è calato negli ultimi quindici giorni di 6 centimetri ma è ancora sopra la media del periodo, ovvero 103 centimetri contro gli attuali 119. «Abbiamo nel lago volumi elevati - spiegano l’ingegnere e direttore generale di Aipo, Luigi Mille, e il segretario generale della Comunità del Garda, Pier Lucio Ceresa -. Il caldo e il fabbisogno dei campi comunque sono significativi: si stanno erogando 85 metri cubi al secondo, che è quasi il massimo consentito. Secondo le previsioni dovremmo scendere presto a livelli più bassi, anche perché crediamo che la quota giusta delle acque, considerati tutti gli interessi delle diverse attività benacensi, sia attorno ai 100 centimetri».
Netto invece il calo del lago d’Idro, che in giugno ha perso 36 centimetri e 3.960.000 metri cubi di volumi d’acqua e oggi si trova con la superficie a quota 368,34 metri sul livello del mare, contro i 368,73 registrati 33 giorni fa. In questo momento l’asta a monte del Chiese sta trasportando 30 metri cubi di acqua al secondo e a sud ne sta rilasciando verso i campi 29,5, quindi per le prossime ore la situazione è prevista stabile.
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