Haka al funerale di Federico Doga, investito a Iseo: «Per lui terzo tempo in paradiso»
Le maglie della Nazionale di rugby, del Parabiago e del Rovato, adagiate sulla bara insieme a un orsetto. È uno dei gesti scelti per salutare il 16enne Federico Doga, travolto da due auto sabato sera mentre attaversava via Roma a Iseo, di cui oggi sono stati celebrati i funerali.
«Ora che è volato a giocare in cielo, il terzo tempo, per lui, è in paradiso». Don Jordan ha scelto una metafora rugbistica per celebrare la vita troppo breve di Fede - così lo chiamavano gli amici - accorsi per un addio straziante a Comezzano Cizzago, dove era cresciuto.
Presenti i genitori, i compagni del Gigli di Rovato e la grande famiglia del Rugby Rovato, dove Federico era cresciuto, e anche quella del Parabiago, squadra allenata da papà Daniele. Proprio gli amici di Daniele gli hanno prestato la voce, in coda alla messa, per «celebrare Fede, un ragazzo pieno di gioia, felicità, educazione e dedizione. Oggi sorridete pensando a lui. Fate un sorriso per Fede, che con la sua vita ce ne ha regalato tanti». Ai genitori gli amici hanno chiesto «di non mollare per migliaia di ragazzi che hanno ancora bisogno di essere educati, consolati e sostenuti».Per l’ultimo omaggio a Fede, sul sagrato della Parrocchiale, due giocatori neozelandesi del Parabiago hanno fatto la haka, danza tipica del popolo Maori, da sempre legata al mondo del rugby perché resa celebre dagli All Blacks. E poi un lancio di palloncini bianchi, lievi, nel cielo assordato dalle lacrime.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato