Guglielmo più verde che bianco nell'inverno che non c'è stato

La testimonianza dei dati sulle precipitazioni e nel lavoro di un fotografo di Zone
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Una stagione invernale così carente di nevicate non se la ricordava nessuno tanto che quest’inverno la cima del Guglielmo è rimasta più verde che bianca.

Di neve se ne è vista poca e come se non bastasse quella arrivata si è sempre sciolta in una manciata di giorni, per effetto di un'aria tiepida, che con il gelo tradizionale dei nostri inverni non ha avuto nulla in comune.

Il dato che qualifica meglio la scarsità di precipitazioni nevose – che il Giornale di Brescia ha raccolto con la preziosa collaborazione del fotografo ed escursionista zonese Alessandro Bazzana, che quasi ogni giorno raggiunge il gigante a cavallo tra il Sebino e la Valtrompia - è quello che riguarda i due mesi centrali della stagione fredda alpina, cioè dicembre e gennaio.

Nei 62 giorni abitualmente più bianchi ha nevicato solo una volta, il 3 gennaio, quando in qualche ora da quota 1500 metri ai 1900 della cima si è formata una coltre di 7 – 8 centimetri, arrivata con spessori minori fino ai 600 metri dei rilievi che tra lago e Valtrompia fan da corona al Golem.

Ma a salvare la faccia nevosa di questo inverno ci hanno pensato le sei nevicate di febbraio e le sei di marzo che hanno reso il primo mese di primavera il secondo più bianco di tutta la stagione.

Sulla pagina Facebook “Alessandro Bazzana fotografo” è possibile trovare le immagini che documentano quanto raccontato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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