Grandine e vento si abbattono su vigneti e mais: la conta dei danni

La zona più colpita durante la tempesta di martedì sera è quella di Capriolo. Vignaioli al lavoro per cercare di capire se l'uva è compromessa
In una foto d'archivio, vigneti di un'azienda agricola a Capriolo - © www.giornaledibrescia.it
In una foto d'archivio, vigneti di un'azienda agricola a Capriolo - © www.giornaledibrescia.it
AA

Grandine e vento hanno lambito la parte più occidentale della Franciacorta, provocando danni alle colture come grano e mais, oltre che ai vigneti dove si coltiva l’uva che, tra pochi mesi, inizierà il lungo viaggio per diventare vino Docg. Tra il tardo pomeriggio e la prima serata di martedì il maltempo è entrato nella provincia bresciana in arrivo dal Milanese e dalla Bergamasca, dove si segnalano i danni più evidenti. La zona più colpita è stata proprio quella di confine, con epicentro nel territorio di Capriolo, distante pochi chilometri dal centro bergamasco di Sarnico, il più colpito dell’Ovest.

Nell’area di Capriolo sono diverse le aziende agricole e le cantine che lamentano forti disagi per la violenza del vento e, soprattutto, per il nemico numero uno delle preziose bollicine Docg: la grandine. Chicchi grandi come palline da golf, con un’intensità e una durata come non si vedeva da tempo, hanno percorso vigneti e campi, prima di prendere la via del lago d’Iseo e da lì risalire verso la Valcamonica, dove si registrano i problemi maggiori, con la frana di Angolo Terme e una trentina di segnalazioni ai Vigili del fuoco.

Conseguenze

In Franciacorta si cerca di capire quanto il maltempo abbia pregiudicato raccolti e vendemmia. «Ci vorrà qualche tempo per determinarlo con precisione - fanno sapere alcuni vignaioli dell’Ovest -, alla raccolta degli acini mancano ancora tre mesi e quindi il tempo per rimettere in sesto la stagione c’è. Aspettiamo i prossimi giorni, in cui è previsto ancora maltempo, e poi capiremo se è stato un fenomeno isolato o solo l’antipasto di un’estate preoccupante». Con il cambiamento climatico, gli eventi estremi si sono infatti moltiplicati, anche in Franciacorta. L’ultima violenta grandinata era stata quella del 7 luglio 2021, seguita un paio di settimane dopo - era il 25 luglio - da una «supercella» che aveva provocato danni ancora peggiori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato