Gli alpini di Brescia e Bergamo ricordano le vittime del virus
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Brescia e Bergamo. Due territori uniti da una cerniera che attraversa longitudinalmente il Sebino e la fascia più a ovest della provincia, fino a lambire la bassa. Due città che si sono sempre guardate un po’ sottecchi, più con spirito da competizione e di rivalità, anche calcistica, che altro. Poi è arrivato il Covid-19 e tutto è cambiato nel profondo. La sorte avversa e il dolore hanno avvicinato le due terre, la sofferenza per i tanti morti e per i moltissimi ammalati ha creato più spirito di solidarietà. E, soprattutto, ha instillato la voglia di guardare avanti insieme, un po’ più uniti. Brescia e Bergamo capitali della cultura 2023 ne è solo un primo valido esempio.
Il secondo, già concreto e imminente, lo daranno gli alpini: a fine novembre, per l’esattezza domenica 29, è in programma una grande commemorazione alpina per ricordare tutte le vittime causate dal coronavirus. Il luogo prescelto è Palazzolo, terra di confine tra Brescia e Bergamo.
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