Frode fiscale da 10 milioni. L'azienda aveva lavorato per Expo
Tre anni di indagini per portare alla luce un maxi giro di fatture false e riciclaggio messo in atto da alcuni dipendenti di un’azienda con sede a Pian Camuno e specializzata nel montaggio di impianti tecnologici, che aveva lavorato anche all’allestimento di padiglioni di Expo Milano 2015.
Una persona è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre un’altra si trova agli arresti domiciliari. Si tratta di Fabrizio Franzoni, 46enne di Pisogne e Gian Luca Giacomini, 39enne di Pian Camuno.
Secondo la Guardia di Finanza di Sarnico infatti l’azienda aveva presentato, tra il 2010 e il 2016, false fatture per oltre 10 milioni di euro, creando quindi indebite compensazioni con crediti Iva fittizi.
Complessivamente sono state indagate 10 persone: sette per reati tributari e 3 per riciclaggio. L’autorità giudiziaria bergamasca ha disposto il sequestro preventivo per equivalente di circa 6,4 milioni di euro.
Stando alle indagini della Guardia di Finanza infatti Franzoni e Giacomini figuravano come semplici dipendenti della società ma ne erano di fatto gli amministratori. Sarebbero loro, secondo i finanzieri, i principali artefici del raggiro.
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