Fratelli annegati nel lago, il 16enne era in Italia da tre giorni

Il più grande ha cercato di salvarli, ma non c'è stato nulla da fare
SEBINO, ANNEGANO 2 FRATELLI
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Il più piccolo, soli 16 anni, era in Italia da soli tre giorni. Ha trovato la morte annegando insieme al fratello nelle acque del lago d'Iseo: né lui né l'altro, un anno più grande, sapevano nuotare. L'ennesima tragedia nel Sebino si è consumata a Tavernola, sulla sponda bergamasca, di fronte alla spiaggia Rino, molto nota in zona. Un dramma che ha spezzato una famiglia di origini pachistane, che risiedeva nella Bergamasca ormai da dieci anni.

Da quanto emerso, il maggiore dei due fratelli mentre era in acqua ha iniziato a mostrare difficoltà nel tornare a riva. Per soccorrerlo è accorso il fratello 16enne, che ha chiamato in aiuto un terzo fratello, di 18 anni. Quest’ultimo a sua volta si è gettato in acqua rischiando l’annegamento, scongiurato grazie al provvidenziale intervento di un altro bagnante.

Per il recupero dei due fratelli inghiottiti dalle acque del lago è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco e dei volontari sommozzatori di Camunia Soccorso, che li hanno recuperati a 15 metri dalla riva, e a circa tre di profondità. Trasferiti in condizioni critiche al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e al Civile di Brescia, i due fratelli, di origini pakistane - Waqas Muhammad e Hassan Muhammad di casa ad Azzano San Paolo, sono morti in ospedale, nonostante i tentativi di salvare loro la vita.

Si è così compiuta una tragedia che segue quelle costate altre vite nelle scorse settimane nelle acque del Sebino, teatro di altri due incidenti: a morire in una manciata di giorni sono stati un altro ragazzo di appena 16 anni e un turista olandese di trenta.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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