Frana a Tavernola, Monte Isola teme «l'effetto tsunami»

Chiuso il cementificio nel borgo bergamasco. Il sindaco bresciano Turla: «Sono allertato, ma non allarmato»
A Tavernola il cementificio costruito a fine ’800 - Foto © www.giornaledibrescia.it
A Tavernola il cementificio costruito a fine ’800 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La montagna sopra il cementificio di Tavernola, il Monte Saresano, sta franando. Lo hanno rilevato due giorni fa i sensori collocati appositamente per monitorare il territorio nell’area dell’ex miniera Ognoli, fragile dal punto di vista idrogeologico, strumenti che hanno segnato uno spostamento del fronte franoso di sette-otto millimetri al giorno. 

A scopo precauzionale ItalSacci, martedì ha chiuso lo stabilimento e la Provincia di Bergamo ha interdetto la circolazione sulla strada 469 nel tratto che va dal ponte di Tavernola alla località Pontèl. È stata chiusa anche la provinciale 78 che collega Vigolo con Parzanica.

«La situazione si presenta seria - ha detto il sindaco di Tavernola, Ioris Pezzotti -. Il fronte franoso è stato calcolato in centinaia di migliaia di metri cubi e tutto deve essere tenuto sotto controllo»

Anche la dirimpettaia Monte Isola segue ogni passo degli esperti tanto che il sindaco Fiorello Turla si dichiara «allertato ma per ora non allarmato». Alcuni suoi concittadini dicono di temere l’ipotesi «tsunami» dal momento che la frana, se raggiungesse in maniera copiosa il lago, potrebbe provocare un’onda diretta verso l’isola. Ieri c’è stato un sopralluogo dei geologi insieme ai funzionari di Provincia, Regione e Comuni interessati di cui non si conosce l’esito. Per permettere la mobilità Navigazione Lago d’Iseo ha istituito un servizio di traghetti sostitutivo Tavernola-Lovere.

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