Fiaccolata per Pietro:«Giustizia per il nostro dolore»

Centinaia di persone nel lungo corteo in ricordo di Raccagni, ucciso durante una rapina da un gruppo di albanesi, poi catturati
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Un lungo corteo silenzioso, composto da centinaia di persone, illuminato dalla luce di altrettante fiaccole per chiedere giustizia e ridare speranza.

Ieri sera, ancora una volta, Pontoglio si è stretta attorno alla famiglia di Pietro Raccagni, 53enne deceduto a causa delle ferite riportate dopo una rapina avvenuta nella propria abitazione. Parenti, amici e tantissima gente comune hanno accompagnato i famigliari di Raccagni in una fiaccolata organizzata in memoria dell’uomo che ha perso la vita per difendere la propria famiglia.

Ad aprire il corteo due striscioni, sostenuti da un gruppo di giovani: «Uniti per Piero con il cuore» e «Giustizia per Piero». Dietro, i gonfaloni delle associazioni di volontariato del paese. Poi la moglie, Federica Pagani, e i figli Luca e Sara. E tanta gente comune che, per questa serata, ha deciso di ricordare ancora Pietro Raccagni. La partenza del corteo è avvenuta da via Puccini, proprio di fronte all’abitazione dove, l’8 luglio, Raccagni sorprese tre malviventi intenti a rubagli l'auto. Da qui, in un silenzio che è valso più di molte parole, ci si è spostati verso il centro storico. C’è stato il tempo di fermarsi anche davanti al cimitero del paese: qui sono risuonate le note del Silenzio, che ha reso davvero toccante il momento. In tanti hanno a stento trattenuto le lacrime. Poi la ripartenza verso la chiesa parrocchiale, in pieno centro storico. Dopo una breve sosta sul sagrato, il momento di raccoglimento all’interno della chiesa.

Qui ha preso la parola la moglie di Raccagni, Federica Pagani: «Ringrazio tutti - ha detto con la voce rotta dal pianto - per essere stati presenti questa sera: dal comitato Uniti per Piero alle associazioni di volontariato e l’Amministrazione comunale. Ringrazio anche chiunque abbia pregato per mio marito e anche chi, non potendo essere presente questa sera, ha ricordato in qualche modo Piero. Un sentito grazie va alle forze dell’ordine, che hanno assicurato alla giustizia i responsabili della morte di mio marito. Piero è morto per aver difeso la sua casa e la sua famiglia: una sentenza giusta darà giustizia al nostro dolore». A prendere la parola, poi, anche il parroco di Pontoglio, don Angelo Mosca, che ha chiesto a tutti i presenti di continuare a sostenere la famiglia Raccagni. Infine, la recita di una preghiera. Ognuno, poi, ha ripreso la strada di casa, attraversando quelle strade percorse in precedenza dal corteo, ancora illuminate da centinaia di lumini: una luce di speranza e giustizia.

Andrea Facchi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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