Fatture false e milioni nascosti sotto terra, chiesti 9 anni per marito e moglie di Gussago

Questa la richiesta del pm per i due coniugi al centro della clamorosa inchiesta delle Fiamme Gialle e Carabinieri
SOLDI OCCULTATI, CHIESTI 9 ANNI
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Nove anni di carcere. Tanto ha chiesto il sostituto procuratore Claudia Passalacqua a carico di Giuliano Rossini e Silvia Fornari, marito e moglie (46 e 40 anni) di casa tra Brione e Gussago e attivi nel settore dei metalli ferrosi, ritenuti dalla Procura promotori di un'associazione per delinquere finalizzata all'emissione di fatture per operazioni inesistenti che ha fruttato loro un notevole patrimonio in contanti, ma anche una montagna di guai con la giustizia.

Scavando nel loro giardino Carabinieri e Guardia di Finanza alla fine dell'estate 2022 dissotterrarono 8 milioni di euro, mentre altri 6 furono scovati in altri nascondigli della casa della coppia e in quelle dei più stretti congiunti.

Più miti le richieste nei confronti del figlio della coppia, Emanuele Rossini, e della sorella della donna, Marta Fornari. Per loro, ritenuti semplici partecipi, il pm ha chiesto 6 anni di reclusione, così come per Giuliano Carlo Paganotti.

Marco Pesenti, per il magistrato, deve essere condannato a 4 anni, mentre a fronte dell'intenzione di versare 100mila euro al Fisco, a Michele Logiudice vanno riconosciute attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e per questo, per il pm, dovrebbe essergli comminata una condanna a 3 anni e 8 mesi. Tre anni, 6 mesi e 10mila euro di multa per il pubblico ministero vanno inflitti a Federico Boschetto, mentre 3 anni a Gianluca Dolci.

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