Fantasmini mangia-smog al «Gigli» di Rovato per combattere l'inquinamento

L'esterno dell'Istituto è stato verniciato con una innovativa pittura che funziona come un depuratore d’aria naturale
I «Pac-man» mangia-smog sulla parete del «Gigli» di Rovato
I «Pac-man» mangia-smog sulla parete del «Gigli» di Rovato
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All’Istituto d’istruzione superiore «Lorenzo Gigli» l’estate - calura a parte - è green. Terminati gli orali per la maturità degli indirizzi liceali e professionali, la scuola non è in vacanza e si prepara al rientro in classe a settembre nel segno della sostenibilità.

«Abbiamo appena terminato - spiegano dall’istituto rovatese, guidato dal dirigente Davide Uboldi -, ci siamo distinti per tre azioni a favore della sostenibilità: dalla sostituzione dei vecchi neon con nuove luci a led lungo i corridoi, alla piantumazione di nuovi alberi nel giardino della scuola, fino all’utilizzo di Airlite, un’innovativa pittura "mangia smog" per la verniciatura di una parete esterna».

I lavori di tinteggiatura esterna hanno quindi visto la posa di questa polvere minerale, priva di materiali inquinanti. Aggiunta all’acqua, diventa una normale pittura da stendere entro tre ore dalla preparazione a pennello, rullo o a spruzzo. «Airlite - proseguono dal "Gigli" - è unica al mondo, perché funziona come un depuratore d’aria naturale: per attivare le sue straordinarie proprietà ha bisogno solo dell’azione combinata dell’aria e della luce. È una tecnologia brevettata», che utilizza lo stesso principio fisico usato dalla natura per pulire l’aria e permette di trasformare una qualsiasi parete in un purificatore.

L’immagine

«Insomma: il miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo - aggiungono i rappresentanti dell’Istituto scolastico - sta in Pac-man, videogioco ormai diventato vintage per i ragazzi di oggi, ma utile per esemplificare la capacità di... mangiare i fantasmini dell’inquinamento». Per rendere meglio il concetto, sulle pareti esterne dell’Istituto «Gigli», quelle rivolte su viale Europa, sono comparsi proprio dai Pac-man giganti, impegnati ad eliminare le sostanze inquinanti dentro e fuori l’istituto.

La nuova ala

Lungo via Einaudi prosegue poi la costruzione della nuova ala (2 milioni di euro tra Provincia e Comune), che si annuncia pronta per il 2024. Il progetto, oltre a pannelli fotovoltaici e tunnel solari per sfruttare la luce naturale, prevede anche un rivestimento a verde verticale delle pareti poste a nord/nord-ovest. Obiettivo: diminuire la temperatura percepita in estate, limitare le dispersioni termiche in inverno e miglioramento dell’aria circostante, attraverso la cattura del particolato fino.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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