Esplosione a Cologne: «Un botto incredibile»

Molti giovanissimi erano presenti al momento dello scoppio: la loro testimonianza
Sul posto. La Croce Rossa e i Carabinieri all’ingresso del parco
Sul posto. La Croce Rossa e i Carabinieri all’ingresso del parco
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Testimoni di un pomeriggio che si è trasformato in tragedia. Primi ad intervenire dopo un gioco finito male. «Con mio zio sono stato il primo a soccorrere il bambino ferito alla mano» racconta uno dei ragazzini che ieri pomeriggio era presente al parco di via Corioni al momento dello scoppio del petardo avvenuto non in un’area nascosta del parco,.

«Un botto incredibile. L’hanno sentito tutti» dice il giovanissimo spettatore impotente di una tragedia. «Uno dei bambini mi è corso incontro piangendo, con il giubbotto bruciato e rotto e con una mano sanguinante, mentre l’amico perdeva sangue dal viso e l’ho accompagnato a casa. Scene da inferno» giura chi ha visto tutto. Tra i ragazzini di Cologne anche dopo ore dal fatto non si è parlato d’altro. Si conoscono tutti e tutti hanno visto. Per questo alcuni sono stati ascoltati dai carabinieri che stanno ricostruendo quanto accaduto in un paese dove è in vigore in questi giorni l’ordinanza che vieta l’uso di botti.

«Erano in tre e durante il pomeriggio hanno continuato a far scoppiare petardi. Poi - viene raccontato - hanno trovato questo botto illegale abbandonato al parco e senza più la miccia. I ragazzini sono andati dal tabaccaio e hanno comprato altri petardi più piccoli. Li hanno accesi insieme a quello grosso e l’esplosione è stata potente». Il terzo componente del gruppetto, coetaneo dei due feriti, si è allontanato sotto choc dopo aver visto gli amici in difficoltà. «Ha praticamente perso la mano per quello che ho potuto vedere. Gridava, chiedeva aiuto, era disperato».

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