Elfi, gnomi e draghi giganti per il bosco incantato
Il Bosco degli gnomi è una peculiarità tutta zonese. L’ha ideato, progettato e scolpito pezzo dopo pezzo Luigi Zatti detto il Rosso, uno «scultore-contadino» - come lui stesso ha sempre amato definirsi - che ha iniziato a realizzare il «regno della natura e della fantasia» nel Duemila, e in un anno ha popolato l’area montuosa «Goi de la tromba» (quella che dalle spalle del centro sportivo porta sul Guglielmo) con 70 figure di legno disposte lungo 700 metri.
Com’è facile immaginare negli anni il lavoro è andato progressivamente in deterioramento per la pioggia, il gelo e l’umidità. Così il Comune ha deciso di rinnovare la singolare mostra a cielo aperto composta da gnomi, draghi, funghi giganti, fate e figure mitologiche, con l’introduzione di 50 nuove statue.
Per farlo ha pianificato l’intervento, stanziato 60 mila euro, e coinvolto la scuola d’arte Ricchino di Rovato e lo scultore odolese Gianluigi Zambelli, che dovranno realizzare l’intero lavoro e posizionarlo nel bosco entro il prossimo 18 giugno.
A corredo del progetto, e per completarlo, gli studenti saranno anche protagonisti il 25 e il 26 giugno di un simposio di scultura, inserito all’interno della festa «Arte e sapori», in cui realizzeranno cinque figure con motosega, scalpelli e sgorbie, in piazza, davanti al pubblico.
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