È iniziata la vendemmia in Franciacorta: a Gussago raccolti i primi grappoli

I primi vigneti a inaugurare la stagione sono quelli ai piedi della Santissima, con i grappoli di Pinot nero
PARTITA LA VENDEMMIA
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È iniziata la vendemmia in alcune zone della Franciacorta. I primi vigneti a partire con la raccolta sono quelli ai piedi della Santissima di Gussago, con i primi grappoli di Pinot nero. 

La raccolta di Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat entrerà a pieno regime nel corso delle prossime settimane, a ridosso di Ferragosto, nelle diverse zone della denominazione. 

L'annata 2023, fa sapere il Consorzio Franciacorta in una nota, si è differenziata notevolmente rispetto a quella del 2022 e la vendemmia inizia sotto i migliori auspici. «Il 2023 - sottolinea il presidente Silvano Brescianini - è stato l'anno con il maggior numero di giorni piovosi in maggio rispetto alla media degli ultimi 25 anni». A causa di questa particolare situazione la pressione della peronospora è stata molto elevata e i viticoltori sono stati impegnati in un attento monitoraggio della condizione sanitaria dei vigneti. «Fortunatamente i danni sono stati contenuti e non si sono verificati eventi estremi che hanno compromesso la produzione - continua Brescianini - con i temporali di fine luglio le temperature, che nei giorni precedenti avevano raggiunto valori particolarmente elevati, si sono abbassate e anche la disponibilità idrica è stata più che buona». 

Da segnalare anche il fatto che la Regione Lombardia ha approvato la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2023, come succede nelle annate climaticamente favorevoli. Ciò si traduce nella facoltà, laddove le condizioni lo consentiranno, di destinare il vino ottenuto in più rispetto al tetto rivendicabile di 65 ettolitri per ettaro, ad atto a divenire Franciacorta riserva vendemmiale fino ad un massimo di 13 ettolitri per ettaro. 

La Franciacorta arriva da un anno contrassegnato da traguardi importanti e con dati in positivo. Nel 2022 sono stati venduti oltre 20 milioni di bottiglie e, sebbene il mercato interno rappresenti ancora oltre l'88% del venduto, l'export segna un tasso di crescita dell'11,5%, con Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Germania e Belgio tra i principali mercati di sbocco. Anche i primi sei mesi di quest'anno fanno registrare risultati lusinghieri. Tenuto contro che i dati di vendita del primo quadrimestre del 2022 risultavano fortemente in crescita rispetto al 2021, il periodo gennaio-giugno 2023 mostra tassi di crescita positivi se confrontato con il 2021, il 2020 e con il 2019, nel periodo pre-pandemico. In particolare, rispetto al 2019, il primo semestre 2023 segna un +17,6% in volumi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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